Come riporta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, i numeri raccontano che il Sarri 2.0 è cominciato in maniera sfrenata, sugli stessi ritmi del recente passato, nonostante l’assenza del Pipita. Una forza travolgente, che coinvolge l’intero collettivo, ma che ha nella fase offensiva il potenziale maggiore. Dopo 6 giornate di campionato e 2 di Europa League, nella passata stagione, il Napoli aveva 19 gol all’attivo. Quest’anno, ne ha realizzati 20 nello stesso numero di partite, con la variante della Champions e, dunque, di avversari di maggiore spessore, e con l’interrogativo di cosa sarebbe stata capace, la squadra, senza le prodezze dell’attaccante argentino. Dopo poco più di un mese dall’inizio della stagione, dunque, il Napoli vanta 20 gol all’attivo, di cui 14 realizzati in campionato e 6 in Champions League. Bisogna tornare indietro di 59 anni per trovare un Napoli più prolifico: nel 1957 segnò 25 reti nelle prime 8 giornate di Serie A. In Italia, solo la Roma mantiene il passo con le stesse 14 reti segnate. Ciò che ha impressionato, più di ogni altra cosa, però, è la quaterna rifilata al Benfica, mercoledì sera. Una notte di deliri e frenesie, in un solo colpo il San Paolo ha cancellato ogni traccia del passato e, quindi, di Gonzalo Higuain. Un lavoro iniziato con i primi gol stagionali di Milik (7), continuato sotto i colpi di Callejon (5) e finito con le prodezze di Mertens (4), Hamsik (3) e Gabbiadini (1). All’appello, manca soltanto Lorenzo Insigne, il cui inizio di stagione non è stato dei migliori: è l’unico attaccante a quota zero. In compenso, però, ha confezionato ai compagni due assist vincenti. Fin qui, non c’è stato portiere che abbia saputo opporsi alla forza devastante della prima linea napoletana, se non il genoano Perin in una partita caratterizzata dalle polemiche per la mancata concessione di un rigore evidente a favore del Napoli. Vola, dunque, il Sarri 2.0 lasciandosi dietro le perplessità di mezza estate e lo scetticismo di chi ha creduto che senza Higuain il Napoli avrebbe perso la sua essenza. Non è stato così, almeno finora.
di Ilaria Caterina Mondillo