Dries Mertens sempre più nella storia della serie A: questo è poco ma sicuro. Nessuno prima di lui aveva realizzato sette gol in due partite di fila con la maglia del Napoli: una tripletta, contro il Cagliari una settimana fa, ed un poker ieri contro il Torino.
Numeri da far girare la testa, tanto più se consideriamo che il suo ruolo non dovrebbe neanche essere quello di prima punta: attaccante per necessità più che per scelta. Perché senza l’infortunato Arkadiusz Milik e con Manolo Gabbiadini ai margini del progetto di Sarri è toccato al belga caricarsi sulle spalle l’intero peso dell’attacco azzurro.
A fine partita De Laurentiis ha detto che lui e Higuain hanno segnato 10 gol a testa. Ed ha ragione. Perché Mertens ha realizzato lo stesso numero di reti dell’argentino partito in estate con destinazione Juventus. Prima di Mertens l’ultimo a segnare quattro gol in serie A era stato Domenico Berardi, con la maglia del Sassuolo nel febbraio del 2014 contro il Milan.
Con la maglia del Napoli invece, l’ultimo poker è stato quello di Cavani contro il Dnipro in Europa League, sempre al San Paolo e correva l’anno 2012. In campionato, invece, sono tre i pokeristi della storia del Napoli: Jeppson il 27 settembre del 1953 in Napoli-Atalanta, Vinicio il 9 giugno del 1955 in Napoli-Palermo e Savoldi il 18 dicembre del 1977 in Napoli-Foggia. Sì, esattamente 39 anni fa, nella stessa data l’ultimo poker di un giocatore del Napoli, proprio al San Paolo.