A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Paolo Pavoletti, papà di Leonardo Pavoletti, per commentare l’approdo di suo figlio al Napoli:
“Volevo prima di tutto rivolgere un cordiale saluto alla città di Napoli e alla tifoseria partenopea. Sento Leonardo tutte le sere e mi racconta che è stato accolto cordialmente da tutti, poi lui è un ragazzo solare ed è per questo che è sempre piaciuto a tutte le squadre con cui ha giocato. Ha un appeal particolare con tutti i tifosi. In campo non molla mai un pallone perché ha un grande carattere e prende a cuore la maglia dando sempre il massimo in campo. A volte anche troppo e ricordo bene che ad esempio contro il Sassuolo voleva fare il difensore per cui esagera pure talvolta, ma questo dimostra il carattere del ragazzo.”
Il padre di Pavoletti scarta l’ipotesi di vederlo in campo già contro la Sampdoria:
“Quando giocherà Pavoletti? Le scelte le faranno i fisioterapisti, i preparatori atletici e Sarri, ma sabato sera contro la Sampdoria sarebbe prematuro farlo giocare, ma con la Spezia potrebbe essere arruolabile. Non ci sono mai stati dubbi sulla trattativa col Napoli. Giuntoli è stato l’artefice di tutto. Avevamo avuto un riscontro clinico per cui la gamba di Leonardo stava bene per cui eravamo tranquilli che la trattativa andasse a buon fine.”
Paolo Pavoletti sembra già esser stato risucchiato dalla passione azzurra ed anche lui, come i molti tifosi del Napoli, ha in mente solo una data: quella della partita contro il Real Madrid:
“Sto pensando di andare a Madrid per vedere la partita di Champions, domattina mi organizzerò perchè quella deve essere una partita eccezionale e sono sicuro che il Napoli può fare veramente bene.”
Sulla scelta della maglia poi rivela:
“La maglia numero 32? E’ stata una scelta strana, per me che tra l’altro ho visto su facebook. Tra i numeri liberi c’era il 9 e probabilmente non se l’è sentita perché è un numero impegnativo visto il valore dei bomber passati a Nspoli. Il 32 l’ha scelto come portafortuna, forse in area di rigore si ricorderà di essere un capitone. Questo numero però ha portato bene a tanti calciatori e credo sia stata una scelta abbastanza casuale”.