Riccardo Orsolini, attaccante dell’Ascoli conteso da diverse squadre, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. Eccone uno stralcio:
Da piccolo per chi tifava?
«Sempre e solo Ascoli. Da piccolo volevo giocare con la squadra della mia città. Ora vedere tanti bambini che a fine partita mi chiedono l’autografo è la gratificazione più bella. Mi sento ancora uno di loro».
Cosa è cambiato dopo la sua esplosione?
«Già dopo il debutto avevo notato come in giro e a scuola mi guardassero in modo diverso. Adesso in tanti si avvicinano e mi cercano. Prima non mi calcolavano, adesso tutti amici. Ma io gestisco la popolarità ricordando chi mi vuole bene davvero. La mia famiglia e gli amici di infanzia: loro per Riccardo ci sono sempre stati. E non perché sono Orsolini il calciatore. I vecchietti mi fermano per sapere se resto o vado. E che squadra ho scelto. Sto zitto e faccio un sorrisino da ebete. Non so cosa accadrà. Se ne occupa il mio agente Di Campli».
Che effetto le fa essere sulle prime pagine come uomo mercato? Adesso c’è la Juve…
«Appena sento parlare di me in tv, cambio canale. Ho staccato il telefono e quando l’ho riacceso c’erano più di 500 messaggi solo su Whatsapp che mi chiedevano se vado alla Juve».