Ha sempre detto di non volerli contare, quest’anno. Che i 36 della scorsa stagione non erano probabilmente ripetibili, e che comunque importava solo fare i gol giusti per vincere trofei.
Ora, però, Gonzalo Higuain è tornato in vetta alla classifica cannonieri: siamo a quindici (senza rigori), come Mauro Icardi e Edin Dzeko (per entrambi uno dal dischetto).
Con l’interista sarà sfida domenica, allo Juventus Stadium, in un duello che potrebbe aver sviluppi anche in chiave nazionale argentina, se davvero l’ostracismo di Bauza verso Maurito è finito. Il Pipita, intanto, segna senza interruzione da sei giornate: una cosa che non riusciva a nessuno, in bianconero, dal 2005: l’ultimo fu David Trezeguet.
MODULO E GOL — Sulla sua serie di gol conta più l’intesa con i compagni che il modulo, dice: “Ho già detto in passato che la Juve ha la qualità per vincere con qualunque modulo. Io sono felice qui, provo a imparare dai consigli che mi danno, in primis il tecnico. Ma anche i compagni, con cui l’intesa cresce. Poi dipende da chi scende in campo dimostrare che si può giocare così, con questo assetto offensivo”.
La filosofia Juve, invece lo ha conquistato: “Qua ti insegnano sempre a pensare solo a vincere, vincere, vincere. E’ quello che conta ed è il motivo per cui sono venuto qui”.
NAPOLI — Da ultimo, un accenno al passato (e al futuro) napoletano: “Sarri ha ricominciato a parlare con me? Con Maurizio c’è affetto, per me è un po’ come un papà . Lui sa che le cose restano, a Napoli ho passato un periodo bellissimo. Alla Juve, ora, con Allegri c’è un rapporto di grande rispetto, ci conosciamo da soli 6 mesi ma va tutto benissimo. Col Napoli ci saranno due incontri, io sono sempre tranquillo, perché se sei nervoso è peggio“.