A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Mino Raiola, procuratore:
“Il mercato di gennaio non mi piace, dovrebbe essere sempre aperto oppure averne uno solo in estate. A gennaio le società cercano la qualità per migliorarsi, ma chi ce l’ha non la vende per cui non ha logica. Magari, si potrebbe fare una finestra solo per le squadre che hanno avuto un infortunio lungo, ma fatto così com’è, non ha senso. Tutti cercano le stesse cose, ad esempio una punta che segna 25 gol, ma chi ce l’ha non la vende, ecco perché è un controsenso. Non ha logica, crea solo ansia, è uno show per il grande pubblico e per la stampa e la Fifa non ha mai fatto nulla di logico.
El Kaddouri all’Empoli? Non c’è stato un giallo: purtroppo non siamo riusciti a metterci d’accordo col Napoli e il ragazzo stava andando in scadenza. Poi, i rapporti tra Empoli e Napoli sono tali che esiste una via privilegiata, ci hanno convinto perché il progetto dell’Empoli è interessante. El Kaddouri a Napoli ha giocato poco non per colpa della sua poca qualità, ma per colpa di Sarri. Finora sono stato zitto, ma è un colpevole c’è ed è Sarri che non ha avuto un ruolo da signore. Mi piacciono gli allenatori che parlano chiaro con i giocatori e lui non è mai stato chiaro. Se si dice che un calciatore è forte non si può non farlo giocare e non metterlo nella lista Champions. Ci sono stati vari episodi, il rapporto tra El Kaddouri e Sarri si era rotto e non si poteva andare avanti.
Normale giocare poco avendo Callejon? Nella vita bisogna essere chiari anche perché poi si può accettare o meno, ma non si può dire ad un calciatore che è forte e poi non farlo giocare, è un controsenso. Siamo contenti di esserci liberati non del Napoli, ma di Sarri. Varie volte abbiamo trovato l’intesa per il rinnovo di contratto col Napoli, ma Omar è stato uomo, ha rinunciato ai soldi pur di giocare. Ad Empoli invece va a giocare e vuole dimostrare il suo valore, poi vedremo cosa accadrà. A Torino ha dimostrato il suo valore ed infatti il club voleva comprarlo, ma il Napoli non ha mai voluto privarsene e anche a Napoli ha dimostrato il suo valore, ma forse Sarri non ci ha mai creduto. Non voglio fare processi, ma la gestione di Sarri non mi è piaciuta, la società lo sa, ma dico anche che è un suo diritto gestire la rosa come crede.
Donnarumma? Il Milan è una grandissima società e poche società hanno fatto ciò che ha fatto il club rossonero negli ultimi 25 anni. Ha grandissima esperienza e saprà gestire ogni situazione, come ha sempre fatto. Di Donnarumma ne parlo poco perché il ragazzo deve essere lasciato in pace. E’ del Milan, ha un contratto per un altro anno e mezzo, non stiamo parlando con nessuna squadra e se qualcuno lo vuole, deve rivolgersi al Milan. Con Galliani ho deciso che di Donanrumma non ne parlo più. Fino a ieri non ne avevo mai parlato, solo oggi, dichiaro che di Donnarumma non parlo più perché i ragazzi devono essere lasciati in pace. Lui ha un grande futuro davanti, deve crescere e fare ancora tanta strada: non dobbiamo sbagliare come abbiamo fatto in passato stressando i giovani talenti italiani. Non voglio sbagliare stavolta, ho deciso con Galliani di non pararne più per evitare varie interpretazioni delle parole. Dico solo che siamo sereni, Donnarumma è sereno e sta facendo la sua strada e la sua carriera, tutto il resto è mia responsabilità.
Ibrahimovic e Balotelli di nuovo in Italia? Mario è al Nizza perché vuole dimostrare al mondo che è diventato una persona serena, vuole fare bene e lavorare e tutto questo lo sta dimostrando. Ci sono tante squadre che hanno chiesto informazioni, dalla Cina al nord d’Europa, ma a tutti abbiamo detto che vogliamo aspettare ancora qualche mese per decidere il futuro di Balotelli. Non escludiamo nulla, nè il Napoli né altre società, vedremo in estate cosa accadrà.
Ibrahimovic, invece, è sempre stato innamorato della passione che Napoli e i napoletani riescono a dare e lo dice sempre apertamente perché è cresciuto in una famiglia simile a quella napoletana e poi con me. Sa cosa vuoi dire essere accolto in una famiglia napoletana e lo sapeva anche prima, quando non era famoso, quando mangiava a casa di mia mamma che gli cucinava i suoi piatti preferiti per cui sa cosa vuol dire l’amore dei napoletani ed è sempre stato attratto da questa passione. So che De Laurentiis lo ha conosciuto e poi chissà, con Zlatan non si sa mai nulla. Chissà se poi Sarri si comporterebbe con Ibrahimovic così come si è comportato con El Kaddouri!
Il centro della vita di Balotelli è diventato il calcio e sua figlia, ma per concludere un’operazione è necessario che tutte le parti siano d’accordo. De Laurerntiis è un presidente atipico, con grande personalità che va diretto per la sua strada e il Napoli è lì per colpa e merito del presidente.
Matuidi alla Juventus? E’ in una società che non vuole vendere: lui è un giocatore fondamentale del Psg e il club non ha mai espresso la volontà di venderlo.
Scuola calcio di Torre Annunziata che porta il mio nome? Prometto pubblicamente che presto verrò a Napoli”.