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#AskProgress: il Napoli festeggia 1 milione di followers

La Società Sportiva Calcio Napoli ha festeggiato 1 milione di followers su twitter: un traguardo storico per il social network del club partenopeo che fu messo online ben 5 anni fa.

Il club di Aurelio De Laurentiis ha celebrato questo evento con la pubblicazione di video-ringraziamenti da parte dei calciatori simbolo di Napoli che salutano a loro modo i propri tifosi.

Il primo video ad esser pubblicato, e qui la strategia anche se piuttosto scontata, è stato quello realizzato da Lorenzo Insigne: in diciotto ore ha ottenuto 137 re-tweet, 477 preferenze e 30 commenti. Per l’autore del gol storico al Bernabeu ci si aspettava più interazione.

Dopo 4 ore dalla pubblicazione del primo short film è stato pubblicato quello di Dries Mertens e nonostante il belga abbia fatto da tempo breccia nei cuori dei napoletani ha ottenuto in tre ore solo 83 re-tweet, 216 preferenze e 6 commenti e quello di Josè Maria Callejon che ha raccolto solo 99 re-tweet, 337 preferenze e 13 commenti.

L’official twitter del club azzurro sbarcato sui social nel 2012 ha visto, nel corso degli anni, la nascita di altri suoi alter-ego: un account spagnolo nel 2013, che coincise con l’arrivo sulla panchina azzurra di Rafa Benitez, una sorta di prima internazionalizzazione di social partenopei che però ha visto poca cura, costanza e coinvolgimento: attualmente, dopo 4 anni, siamo solo a quota 66.500 followers conteggiando solo 9.530 tweet pubblicati.

A gennaio di quest’anno è stato “inaugurato” anche l’account inglese del Napoli che conta, al momento, 1.900 followers e solo 191 tweet battuti. Si percepisce che l’attenzione è stata incanalata solo ed esclusivamente su primo account twitter, quello italiano, che mediante live score dei match,  foto e video report, ha incrementato il proprio bacino d’utenza e d’attenzione raggiungendo, dopo 5 anni, questo risultato.

Ma quanto è importante l’implementazione dei social per la Ssc Napoli?
Il Napoli rappresenta un esempio di brand management innovativo, soprattutto nel panorama calcistico italiano, definito da molti tecnici del settore e dallo stesso patron azzurro obsoleto e da revisionare. Il calcio è sì uno sport, ma anche un business e come tale va gestito e rivoluzionato a seguito delle evoluzioni dei mercati e dei bisogni, sempre più diversi, dei tifosi che rappresentano una particolare categoria di consumatori poiché non hanno bisogno di essere fidelizzati in quanto detentori di una fede a priori, inattaccabile dalla concorrenza.

Non si può limitare il valore di un brand calcistico alla partita di campionato o di coppa, oppure alla vendita del classico merchandising perché i tifosi investono passione, tempo, soldi nel seguire la squadra del cuore e per questo meritano un investimento di risorse che premi la loro fedeltà.

Grazie ai social network è diventato facile gestire una relazione senza intermediari e da qualche tempo si è instaurato un trend consolidato che spinge le società ed i calciatori a costituirsi dei profili o delle pagine che possano dar voce a momenti o situazioni importati.

La Rivoluzione #ADL

Twitter è anche il social network più utilizzato dal presidente Aurelio De Laurentiis e da Alessandro Formisano, head of operations sales & marketing, con il profilo Marketing S.S.C. Napoli.

 

Il caso di maggiore interesse di studio che ha portato una vera e propria rivoluzione è quello di Aurelio De Laurentiis che attraverso il suo profilo Twitter, online dal 2013, incarna il duplice ruolo di Presidente del Napoli, di fondatore di Filmauro, di cui però parla marginalmente. Il presidente azzurro aggiorna costantemente i propri tifosi ogni qualvolta ci sia un qualcosa di importante che riguarda la sua società oppure cerca di creare dei meeting virtuali in cui i tifosi possono porgli delle semplici domande: a tal proposito, nel 2014, entrò con l’hashtag #askADL, per la prima volta, tra i TrandTopic del giorno e restò in vetta per oltre 5 ore.

Oggi le abitudini del numero uno azzurro son cambiate, generando anche qualche perplessità nell’organo d’informazione, dopo l’addio di Gonzalo Higuain, il Napoli ha ufficializzato i propri acquisti attraverso un tweet, un video ed una foto, rigorosamente pubblicati sull’account twitter prima del Presidente e poi della SSC Napoli senza mai presentarli alla stampa come si faceva generalmente un tempo.
La globalizzazione richiede anche questo, soprattutto quando una squadra come il Napoli, che conta circa sei milioni di tifosi nel mondo, tra cui tanti emigrati napoletani, inizia a ricevere risonanza mediatica dopo partite come quella disputata al Santiago Bernabeu. I social del Napoli nel pre-partita sono letteralmente impazziti: il tweet che ha generato più interazione è stata la stretta di mano tra Maradona ed Aurelio De Laurentiis.

L’internazionalizzazione del calcio italiano non si attua solamente attraverso le joint venture o le presidenze estere, De Laurentiis, grazie al suo background cinematografico, è riuscito a spettacolarizzare ciò che di per sé nasce come un momento di intrattenimento allo stato puro. Il Napoli purtroppo ha capito solo ora della potenzialità che può offrire un social network, ma c’è tempo e modo di rimediare: #AskProgress.