Una cerimonia commovente, emozionante, indescrivibile anche se durata una manciata di minuti. Diego Armando Maradona giunge a Palazzo San Giacomo alle ore 21:05 in completo scuro: camicia, giacca e pantalone nero. Prima d’entrare al Comune di Napoli dove il Sindaco ed i vari assessori l’attendono, bacia un bambino che indossa la sua maglia, quella con il numero dieci, quella che ha fatto sognare intere generazioni. Sarà stato il destino, ma Diego a distanza di 33 anni è nuovamente a Napoli. Questa volta per ricevere la più grande delle onorificenza che una città può consegnare ad un individuo: la cittadinanza onoraria.
“Oggi consegniamo la cittadinanza onoraria a Diego Armando Maradona. Condivido le parole dette da Diego ieri riguardo al fatto che è napoletano da sempre.” – Così il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, apparso anche un po’ emozionato – “Oggi accade una cosa ancora più importante. La sostanza si unisce alla forma. Diego ha fatto sognare i tifosi napoletani e poi ha trasformato i sogni in realtà, per questo merita la cittadinanza onoraria. Oggi le polemiche si dissolgono. Resterai per sempre il nostro numero 10. Adesso sarai ufficialmente un cittadino napoletano, Diego, tu che sei il calciatore più grande di tutti i tempi”.
Dopo le foto di rito ed un bacio al documento che certifica il suo essere cittadino napoletano, parla proprio Diego Armando Maradona: “Sono cittadino da quando sono arrivato a Napoli. Ringrazio il sindaco De Magistris per avermi messo in mezzo a tutto questo e voglio ringraziare tutta Napoli, perché io giro il mondo e vedo sempre scritte col mio nome in questa città. Nessun popolo mi ha voluto così bene quanto i napoletani. Grazie anche a quelli che non volevano che io diventassi cittadino napoletano, perché così si dimostra che questa è una democrazia e possiamo parlare di tutto. Vogliamo dimostrare di aver fatto qualcosa per questa città”.
Di Ilaria Mondillo