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Hamsik: “Voglio vincere lo scudetto a Napoli, quest’anno è possibile”

Marek Hamsik, centrocampista azzurro, ha festeggiato il suo compleanno a casa, in Slovacchia, per la prima volta dopo tanto tempo. Il capitano azzurro, per l’occasione, ha rilasciato un’intervista al giornale slovacco Futbalsfz.sk.

Trent’anni, ti senti vecchio? “Niente affatto, mi sento come se avessi vent’anni. Credo di poter essere a grandi livelli ancora per un paio d’anni, giocando come l’anno scorso, con grandi numeri. La carriera però anagraficamente si sta esaurendo”.

Hai qualche desiderio nel calcio che non hai realizzato? “Certo. Bisogna realizzare i sogni e vorrei ancora qualcosa dal calcio. Per quanto riguarda la famiglia, sono felice. Credo che col calcio possa realizzare ancora qualcosa”.

Cosa desideri? “Vorrei vincere il campionato con il Napoli, è questo il mio vero sogno. Credo che possiamo riuscirsi, forse quest’anno è l’anno buono per lottare davvero per il titolo”.

Preferisci ricordare i momenti felici o tristi? “Le vittorie importanti sopravvivono sempre nella mia testa, sia col club che con la nazionale. Certamente tra questi ci sono le partecipazioni agli eventi con la Slovacchia. Sono momenti che ricorderò per tutta la vita”.

Quali sono i momenti da eliminare? “Sono felice per quello che ho raggiunto”.

Vuoi finire la carriera al Napoli? “Vedremo insieme se sarà il caso oppure meglio tornare in Slovacchia”.

Fino a quanti anni vuoi giocare? “E’ impossibile da dire, ma l’età massima è di 35-36 anni. Un giocatore deve fermarsi quando si sente di farlo”.

Cosa ti auguri per i prossimi anni? “Spero di avere salute, io e la mia famiglia, questa è la cosa importante. Poi vedremo cosa succederà. Mi piacerebbe molto arrivare ad altri successi in questo mondo”.

Sei tornato in Slovacchia per festeggiare? “No, il caso ha voluto che proprio ora avessimo due giorni di riposo. Il Napoli dunque non mi ha dato nessun permesso, è normale che sia qui. Dopo aver festeggiato per otto anni sempre a Napoli, sono contento di poterlo festeggiare adesso a casa”.