Fabio Cannavaro, vera leggenda del calcio italiano, ha rilasciato una lunga intervista a Il Mattino: “Quando ho visto Sarri gli ho spiegato quello che c’è adesso in Cina. Ho visto poco del suo allenamento, ma subito sono emerse le sue qualità migliori. La cura del particolare. Si capisce che è maniacale, che il Napoli è una squadra che prepara e fa attenzione ai dettagli e che non lascia nulla al caso. Io mi sento più vicino a Spalletti. Di Allegri i risultati dicono tutto del suo valore assoluto. È un tecnico camaleontico, che si adatta a qualsiasi situazione in campo. La squadra non ha uno schema predefinito: si adatta e molto spesso vince. E con merito».
«Il Napoli ha le caratteristiche per vincere tutto. Non penso che sia una squadra stanca, quello che è successo tra novembre e dicembre è stato solo un calo legato agli infortuni. La rosa è certamente un po’ corta ma perché due pedine fondamentali si sono infortunate. Se manca Ghoulam è ovvio che tutta la parte sinistra del campo ne risenta. E che ne risentano anche Insigne e Hamsik. Ha tutti i mezzi per arrivare fino in fondo: un grande allenatore, tanti campioni, un bel gioco, una eccellente organizzazione».
«Il primo anno con Capello alla Juventus, nel 2004, eravamo in 14. Eppure alla fine il campionato lo vincemmo noi. La rosa corta non deve essere un alibi, perché è vero che Inter e Juve in termini di organico hanno molte più alternative, ma alla fine giocano quasi sempre gli stessi».