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Foggia: “Maggio al Benevento, discorso avviato. Tra oggi e domani qualcosa accadrà”

Maggio

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A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Pasquale Foggia, direttore sportivo e responsabile del settore giovanile del Benevento

“Il Benevento ripartirà dalla Serie B, ma con grande entusiasmo. La nostra idea è tenere chi ha grande motivazione e chi realmente dimostrerà di essere attaccato alla nostra realtà perché la serie B non è la A e non giocheremo a San Siro per cui bisognerà avere predisposizione mentale per affrontare questo percorso.

De Zerbi diventerà un grandissimo allenatore perché non è bravo solo tecnicamente, ma ha grande spessore umano e in breve tempo lo vedremo allenare società di grande livello. Al suo posto, abbiamo preso Bucchi per lo stesso motivo: non ha solo grandi  doti tecniche, ma anche umane. Bucchi è una persona seria, un ottimo allenatore ed ha voglia di lavorare e crescere insieme a noi.

Il Benevento fa mercato in casa Napoli? Siamo molto legati a Napoli e abbiamo delle idee e dei nomi che anche la stampa ha fatto. Si tratta di giocatori che seguo e che insieme al club ho voglia di portare a Benevento. Con Christian Maggio ho un ottimo rapporto, ci parliamo da un po’ di tempo ed è un discorso ben avviato. Vediamo tra oggi e domani cosa accadrà.

Il presidente Vigorito è carico come tutti noi e devo dire che la voglia di migliorarci c’è in tutte le componenti del Benevento. Bisogna programmare per bene la risalita perché in serie A vorremmo arrivarci con una giusta mentalità. Non vogliamo commettere passi falsi, ma siamo certi che il nostro progetto ci porterà in poco tempo alla serie A. Dobbiamo essere strutturati al 100% perché poi non possiamo rischiare di perderla velocemente.

Brignola? Proveremo a tenere i migliori, ma mi rendo conto che un ragazzo giovane di 18 anni che ha fatto bene in A sia diventato oggetto di desiderio di tante squadre. Per andare via però, tutte le componenti dovranno essere d’accordo.

Quel Napoli-Cagliari lo ricordo ancora, era agosto e c’erano 40 gradi. Quante me ne dissero al termine della partita amici e familiari”.