INSIGNE ANCELOTTI – In quel di Dimaro c’è il quartier generale della SSC Napoli. Una squadra, un gruppo sempre più unito agli ordini di un nuovo comandante: Carlo Ancelotti. Dopo la delusione dello scorso anno, i 91 punti conquistati con Maurizio Sarri, questo Napoli vuole ripetere l’impresa e provare a vincere lo scudetto.
Insigne già in modalità campionato: “Vogliamo lo scudetto!”
L’attaccante di Frattamaggiore, Lorenzo Insigne, è già in clima campionato e lancia la sfida alla Juventus. I bianconeri rimangono i favoriti per il titolo visto anche l’acquisto di CR7, ma il Napoli vuole recitare nuovamente il ruolo di antagonista principale dei bianconeri e spera in un finale diverso:
“Abbiamo cambiato pochissimo e – come dice il presidente – Ancelotti è il nostro miglior acquisto. Non dimenticate che questo gruppo è fortissimo e ha già fatto bene. Ci portiamo dentro i 91 punti dello scorso anno, insieme alla voglia di far meglio. Al di là delle polemiche, dobbiamo migliorare nella gestione dei momenti delicati di una stagione. Squadra, società e ambiente: tutti insieme”.
Retroscena: ecco cosa accadde con Chiellini
Lorenzo Insigne svela un retroscena con Chiellini: “Abbiamo chiarito. Lui c’era rimasto male per frasi mie che non erano assolutamente irrispettose. E a me non erano piaciute completamente le sue. Poi a quattrocchi diventa più diretto e noi sappiamo cosa ci siamo detti”.
Ronaldo con fa paura…
Il portoghese 5 palloni d’oro non fa paura ad Insigne: “Benvenuto a lui, ma sono curioso di vedere come si adatterà al nostro campionato. Non potrà vincere le partite da solo. Migliore al mondo? Personalmente, anche per come intendo io il calcio, preferisco Messi. Ma le doti del portoghese non sono in discussione: se ha vinto cinque Palloni d’oro qualcosa significa”.
Italia-Svezia
“Non parlo di me. Parlo della squadra che avrebbe potuto farcela. Poi in Russia sarebbe stata un’altra storia. Ventura si sarebbe dimesso? Ho sentito che l’ha detto – conclude il napoletano alla Gazzetta dello Sport – Ma a prescindere resto convinto che il gruppo non era male”.