A Radio Marte, nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma, è intervenuto Giulio Delfino. Il giornalista ha raccontato quanto vissuto quella sera a San Siro durante la radiocronaca di Radio Rai, condannando la scelta di Mazzoleni di non sospendere la gara.
“Ricordo la finale di coppa Italia Napoli-Fiorentina quando ci scappò il morto e questi sono momenti difficili da raccontare. A Milano invece non mi è apparso complicato raccontare ciò che stava accadendo perché si sentiva perfettamente che i ‘buu’ razzisti non prevenivano da 50 persone, ma molte di più. In una situazione in cui il buon senso doveva prevalere, Mazzoleni poteva anche evitare il secondo giallo e andare da Koulibaly e parlargli. Un arbitro dei vecchi tempi, ma anche un Rizzoli non lo avrebbe mai espulso. Non capisco perché non si sia fatto parlare Mazzoleni che poteva spiegarsi e mi spiace perché questo episodio lo ha condannato, almeno dal punto di vista morale. C’erano gli estremi per sospendere Inter-Napoli, poi ognuno dice ciò che vuole, ma ci sono arbitri che da soli hanno la facoltà di interrompere il match, senza ascoltare chi di dovere da bordo campo.
La prima ondata di ululati per Koulibaly c’è stata dopo 10 minuti, poi c’è stato l’annuncio e ancora, poi in occasione del fallo i ‘buu’ sono stati tantissimi. Magari Mazzoleni era concentrato sui cartellini, sul giallo, sul rosso e non ha sentito i cori”.