VERDI RIGORE – Il rigore messo a segno contro la Sampdoria potrebbe rappresentare per Simone Verdi un nuovo inizio. I problemi fisici dell’esterno hanno condizionato il suo inserimento, a ritmo eccessivamente lento, all’interno del piano tattico di Carlo Ancelotti. I buoni ingressi dalla panchina, durante la duplice sfida col Milan, sono poi culminato con il gol alla Sampdoria: una scelta decisa quella di Verdi di battere il rigore, in accordo con l’allenatore.
Il retroscena
Come rivela infatti l’edizione odierna de ‘Il Corriere dello Sport’:“C’era un designato, lo stesso Ancelotti l’aveva infatti individuato in Verdi, con Maksimovic a far da messaggero. E dunque, no problem per l’esterno pavese: calmo, lucido, determinato a osservare il movimento del portiere per poi piazzarla dall’altra parte con un destro morbido, ma molto rassicurante. La soluzione Verdi racchiudeva anche un particolare significato: era in effetti un’assunzione di responsabilità di fatto utile alla sua crescita, soprattutto in termini d’autostima. Arrivato a Napoli a metà giugno scorso, in questo primo semestre non ha concretamente avuto l’opportunità di mettersi in mostra: la strada è ancora lunga e Verdi figura nell’assai intrigante lista dei “futuribili”.