SARRI CHELSEA CRISI – I tifosi del Chelsea hanno già lanciato l’hashtag “Sarri Out“. Difficile, d’altronde, digerire il 6-0 incassato ieri dai Blues sul campo del Manchester City. Un tracollo clamoroso che, complici gli altri risultati non entusiasmanti ottenuti finora, potrebbe avere serie conseguenze già nelle prossime ore. Sempre più in bilico la panchina di Sarri che rischia l’esonero prematuramente. Come riporta l’edizione odierna di tuttomercatoweb, il giornalista di Sky Sports News, Aidan Magee, è stato raggiunto in Inghilterra per delle brevi dichiarazioni sul possibile futuro dell’ex tecnico napoletano.
Sarri-Chelsea: siamo già ai titoli di coda?
“Penso che dopo la sconfitta di ieri l’esonero di Sarri sia molto probabile. Mandare via il tecnico italiano sarebbe la mossa più popolare, ormai Maurizio sembra a tutti un uomo sconfitto. Pensate che era da addirittura 33 anni che il Chelsea non perdeva 6-0: l’ultima volta fu nel marzo 1986 contro il QPR”.
Sarri potrebbe essere il principale problema dei Blues
“Sicuramente è lui il problema principale, sì. È difficile capire perché un club che ha sempre badato al presente abbia scelto un allenatore che non porta subito risultati, ma ha bisogno di tempo per insegnare il suo calcio alla squadra. Tra i problemi attuali metto anche Jorginho, un centrocampista che Sarri ha voluto a tutti i costi, ma che finora non ha reso al livello delle aspettative e obbliga per giunta Kanté a giocare in un’altra posizione. Sono tante le situazioni critiche ed è difficile allo stesso tempo intravedere una soluzione: l’ex tecnico del Napoli, infatti, non sembra affatto disposto a cambiare”.
Non solo il risultato tennistico. Ha fatto scalpore, nel post-partita dell’Etihad, anche il mancato saluto di Sarri a Guardiola.
“Il mancato saluto non è stato commentato più di tanto qua in Inghilterra, non penso sia stato niente di personale. Gianfranco Zola si è scusato per conto del mister a fine partita. Credo però che se la gara fosse finita diversamente questa storia avrebbe avuto molte più ripercussioni”.