DI MARZIO NAPOLI JUVENTUS – Gianni Di Marzio, è intervenuto a “NAPOLI MAGAZINE LIVE”, trasmissione che approfondisce i temi d’attualità legati al Calcio Napoli, condotta da Antonio Petrazzuolo, in onda il giovedì dalle 21 alle 22 su Napolimagazine.com, e su tutti i canali social di “Napoli Magazine”. L’ex allenatore del Napoli dal 1977 al 1979, ha rilasciato una breve intervista in merito alla prossima gara di campionato tra Napoli e Juventus.
Ecco quanto dichiarato dall’ex tecnico del Napoli: “Non è facile dire come dovrà giocare il Napoli perché molto dipenderà dallo schieramento della Juventus che, credo, giocherà a tre dietro, con Douglas Costa e Alex Sandro che spingeranno tanto per portare via il risultato e dare la spallata definitiva al campionato.
Con 13 punti di vantaggio e ci auguriamo che alla fine siano 10, la squadra bianconera tenterà il tutto per tutto per chiudere i conti. Per il Napoli la vittoria servirebbe sicuramente per caricarsi ancora di più soprattutto in prospettiva Europa League. Insigne è troppo importante per il Napoli sul piano tecnico, ma non trascurerei l’ipotesi Mertens al fianco di Milik, che a Parma hanno giocato molto bene. Per la verità, nell’ultima gara di campionato ho visto molto bene tutto il Napoli, in grande condizione psicofisica e non perché ha segnato 4 gol ma perché, da allenatore, guardo la prestazione nel suo complesso.
Zielinski un mese e mezzo fa non era in condizione e forse aveva anche qualche problema mentale, oggi, grazie anche alla fiducia di Ancelotti, è uno dei migliori di questo Napoli, insieme ad Allan, Fabian Ruiz e Koulibaly, potrebbe essere molto importante nella gara contro la Juventus per contrastare un cliente molto difficile come Cancelo. Il Napoli, fino ad oggi, ha fatto benissimo, prendendo giocatori che sono diventati importanti nel tempo, ma manca ancora l’ultimo step per completare l’opera, ovvero, prendere il giocatore che fa la differenza, per questo motivo Icardi lo prenderei subito, senza pensarci su.
Ancelotti ha ragione quando afferma che a Napoli ci sono meno problemi e meno pressione rispetto ad altri posti e lo dico per esperienza personale. Ho allenato prevalentemente al sud e spesso è capitato di dover insistere molto per convincere i calciatori ad accettare di giocare nelle squadre meridionali, poi, una volta arrivati non volevano andare più voi e molti di loro, hanno anche preso moglie dalle nostre parti. Ancelotti, evidentemente, per dire queste cose, ha subito sentito la passione di noi napoletani, ma anche la competenza dei tifosi azzurri”.