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Interviste Napoli

Pistocchi: “18 punti di distacco sono troppi. Nessuno arriva e fa miracoli…”

Ancelotti

PISTOCCHI NAPOLI – A Marte Sport Live su Radio Marte è intervenuto Maurizio Pistocchi, giornalista

I dati spiegano che i miracoli non li fa nessuno: l’arrivo di Ancelotti al Napoli non colma il gap senza campioni, soltanto l’anno scorso con l’organizzazione di gioco le distanze sembravano minime. La Juve ha preso Cristiano Ronaldo, Bonucci e Cancelo, questo al Napoli non è successo. Sarri l’anno scorso non sfruttava tutta la rosa, ieri si è visto il perché, non è competitiva: sul mercato ci vuole ben altro. Il Napoli ha un’identità di gioco, ma alcuni automatismi sono venuti meno: la fascia sinistra Ghoulam, Hamsik e Insigne erano immarcabili, ora la ripetitività efficace sta venendo meno. Ieri la prestazione è stata di basso livello, negli ultimi 20 metri non ha funzionato nulla: passaggi in ritardo, giocate contrarie. Per vincere non basta una difesa forte, bisogna far gol. Il Napoli vuole dominare, ma tra volere e potere c’è troppa differenza. Allan e Diawara? Le miglior partite di Diawara le ha giocate con Fabian Ruiz, è molto bravo a rompere l’azione, non a costruirla. La scarsa qualità poi si risente in tutta la manovra. Allan è meglio nei tre centrocampisti, ha le due fasi, soprattutto nel pressare e rubare palloni. Col Sassuolo il centrocampo è stato il punto debole, insieme alla finalizzazione. Futuro? Prendiamo come modello l’Ajax che ha dominato a Madrid: un mix tra tecnica e addestramento. I giocatori vengono pagati poco e poi valgono molti milioni, non hanno fretta e sono bravi negli scouting. L’input di non vincere, ma di riempire lo stadio aiuta. Il Napoli, come l’Ajax e la Juve, deve sapere cosa fare. I bianconeri hanno un modello di business che prevede acquisti top, poi dipende dai risultati. Gli azzurri non possono permetterselo, servono allenatori e dirigenti dalle idee chiare per dare soddisfazione ai tifosi: bisogna lavorare meglio. Il 4-4-2? È l’idea del tecnico, ad inizio stagione è stato lodato perché finalmente aveva tolto la prevedibilità di Sarri. In realtà la forza di una squadra sono i meccanismi di gioco consolidati. Sarri ha lasciato una formazione competitiva, presa demotivata dalle mani di Benitez. I 18 punti di svantaggio e i 12 in meno dell’anno scorso sono troppi, quanti calciatori del Napoli sarebbero titolari nella Juve?”