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De Laurentiis: “Domani sarà una gara dura, spero non facciano i timidi. Juve? Ieri ha giocato una bella partita”

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha incontrato la stampa per alcuni chiarimenti in merito alle notizie trapelate nelle ultime ore.

DE LAURENTIIS SALISBURGO NAPOLI – Alla vigilia della gara Salisburgo-Napoli, gara di ritorno degli ottavi di finale di Europa League, il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha incontrato la stampa per alcuni chiarimenti in merito alle notizie trapelate nelle ultime ore.

Il gap con la Juventus è recuperabile? “Se io dovessi ridurre il mio gap per capeggiare sulle grandi d’Europa, dovrei indebitarmi fino all’osso, perché loro fatturano 800-900 milioni all’anno. Pure la Juve che fattura quasi 500 milioni all’anno dovrebbe indebitarsi, è inevitabile. Io non posso farlo né ho intenzione di farlo. Sono considerato una persona virtuosa perché non mi sono mai indebitato, così come il Napoli non si indebita. Anzi forse una volta l’ho fatto, mi sono indebitato con me stesso quando ho messo 100 milioni di tasca mia per tornare subito in serie A. All’interno di certe realtà, con la quotazione anche pubblica, ci sono tanti a metterci bocca e tanti discutono se fare il salto di qualità. Ma questo non si fa solo mettendo soldi, ma anche come regolamenti. In Italia nessuno, neanche Lotti, Giorgetti, nessun presidente, Gravina, Malagò non hanno capito del cambio epocale di Veltroni sulle società. Qui si continua a dire che i club sono dei tifosi, è giusto, noi lavoriamo per i tifosi, ma da questo ai tifosi proprietari ce ne passa. E’ una vecchia mentalità che ieri mi ha fatto scappare dalle Universiadi. Il Commissario è un genio, persona di grande livello, ma al tavolo mi ritrovo sempre con i populisti che vengono a fare gli imbonitori dei propri elettori. Prendono in giro solo gli ignoranti, io non voglio offendere nessuno ma c’è anche chi non è in grado di scegliere il giusto e sbagliato e allora si accoda. Il populista ha bisogno di elettori per passare dal Comune alla Regione”.

Si può vincere con il Napoli senza indebitarsi? “Sì, io credo che nei prossimi cinque anni il calcio possa cambiare. Io sono l’unico titolare del club, sentiti i miei collaboratori poi alla fine decido io senza sentire consigli d’amministrazione. In altri paesi ci sono gli arabi, in Spagna è ancora diverso dove neanche Florentino Perez è il vero proprietario del Real. Il calcio in Europa è strano. Parliamo di un’Europa disunita e speriamo che l’ECA con Agnelli si contrapponga all’Uefa per riuscire tutti insieme a cambiare le regole del gioco. Anche lì populisticamente dovremmo far giocare tutti, ma non è possibile perché c’è lo stadio virtuale e le tv ti obbligano a far giocare le squadre più forti. Dispiace dirlo perché la cenerentola deve poter vivere la favola e trovare il principe, ma questa non è una favola ma la realtà. La Superlega sarebbe chiusa, lasciando poi la serie A. In Italia la serie A mantiene tutte le categorie, dovrebbe avere voce in capitolo, invece lascia a Lotito il gioco delle tre carte”.

La Superlega? In Italia il Napoli è la terza-quarta squadra italiana, quindi è chiaro dovrebbe avere più potere dell’Udinese, ma questo non si può imporre perché Lotito s’è imposto i voti di maggioranza, ma non va così perché ognuno ha i propri problemi, a Milano, Roma o Napoli. Se dovessi rifondare il calcio italiano farei una Superlega con 12 squadre, come franchigie americane, diminuendo anche le squadre in C perché pure lì facciamo ridere. Col Bari in C rideremo perché già mi dicono che ci sono già tanti club a rischio fallimento che faranno iscrivere per far partire i campionati”.

Avete fatto i complimenti alla Juventus per la vittoria? “Certo, ieri hanno fatto una bella partita. Stimo Simeone come tecnico ma ha sbagliato la partita”.

Salisburgo-Napoli, opinioni? “Domani sarà una gara complicata. Giocheremo con una coppia di centrali difensivi inedita. Ma ci fidiamo dei nostri calciatori, sono bravissimi ed hanno i numeri per far bene. Spero non siano timidi, per il resto la squadra è forte. Con Cristiano Giuntoli dicevamo che si giocherà anche con i cambi nel finale”.

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