INSIGNE NAPOLI MERCATO – Da qualche mese, dopo l’addio di Marek Hamsik Lorenzo Insigne, è diventato il capitano del suo Napoli. La squadra per il quale faceva il tifo da bambino e che gli ha cambiato l’esistenza. Lui, originario di Frattamaggiore in provincia di Napoli, sente maggiormente il peso di indossare la maglia azzurra e soprattutto la fascia di capitano, specie in determinate partite. Tant’è che il numero 24, dopo un match col Sassuolo, s’era sfogato ed è tornato sulla vicenda in un’intervista concessa al Corriere dello Sport, dove si confessa su tutto: dal rapporto con l’ex compagno Higuain al possibile addio al Napoli, passando per il sogno Europa League. Il fantasista infatti non esclude di lasciare la sua città, anche se chiarisce come per il momento l’idea non sia di attualità.
“Addio Napoli? Potrebbe succedere, se arrivasse una proposta irrinunciabile”
“Le pressioni sono maggiori, rispetto ad altri calciatori, perché la gente da te si aspetta di più. E a volte le responsabilità costituiscono un energizzante, dunque hanno effetti positivi, ma ci sono anche momenti in cui possono essere controproducenti e quindi negative. Non siamo macchine, ricordiamocene, un periodo buio è inevitabile”.
Insigne con una maglia diversa da quella del Napoli, possibile? “In questa fase non ci penso neppure. Però so bene che magari in giro possa esserci qualcuno che mi stimi. Ma non esistono squadre, né interessamenti. Ho il dovere di pensare, senza essere immodesto, che in questi anni con il Napoli abbia dato qualche dimostrazione di ciò che so fare. So anche che ho ventotto anni e che possa capitare, in carriera, di ritrovarsi dinnanzi ad un’offerta, come dire? Irrinunciabile. Il prezzo? Non ne ho la più pallida idea. A me il mercato sembra di nuovo impazzito ed eventualmente lo fa il campo. E poi non sono affari miei: io devo giocare, segnare, divertire”.
Mino Raiola è un ponte per lasciare Napoli? “Credo che con Jorge Mendes sia il più forte in circolazione e rappresenti un’autorità in materia. Ma non c’è dietrologia. Finché starò qui io darò sempre il 110 per cento e qua voglio starci a lungo”.
Europa League ? “Recupero? Io sto meglio, poi deciderà Ancelotti. Con l’Arsenal è una doppia sfida alla pari e però noi abbiamo il vantaggio della gara di ritorno al San Paolo. La finale di Baku? E’ quello che stiamo progettando. Non è semplicissimo, non abbiamo paura. Anzi, è il nostro folle desiderio”.
Rapporto con Higuain ? “Non mi andò giù il suo modo di esultare. La Juventus fu una sua scelta, libero di prenderla ci mancherebbe, però poi ci siamo incrociati altre volte e mai una volta, mai una dico, che sia venuto a salutarci nello spogliatoio, come pure sarebbe stato naturale fare. Vuol dire, allora, che ce l’aveva anche con noi, con i suoi ex compagni di squadra che lo hanno aiutato a segnare trentasei goal in campionato”.
Insigne in questo momento è felice? “Mi scoccia assai arrivare ad un passo dal successo e poi ritrovarmi senza niente tra le mani, che so un trofeo da alzare al cielo. E questo dà fastidio anche ai miei compagni di squadra di questo Napoli che è fortissimo e meriterebbe di regalarsi una soddisfazione”.