ALBIOL INTERVISTA NAPOLI – Dopo tre mesi fermo ai box a causa di un problema riportato al ginocchio, Raul Albiol è tornato in campo. Lo spagnolo è stato costretto a sottoporsi ad un’intervento chirurgico e ad un lungo periodo di riabilitazione proprio in Spagna. Prima una manciata di minuti contro il Frosinone, poi la titolarità nel match del San Paolo con il Cagliari. Il difensore spagnolo non può che essere felice del suo rientro sul terreno di gioco nel corso di questa stagione. Il numero 33 azzurro ne ha parlato nella sua intervista rilasciata quest’oggi ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: “Ho recuperato gradualmente molto bene e sono felice di aver ripreso a giocare in campionato. Adesso sto bene e spero di poter dare il mio contributo. Quest’anno è stato importante per noi sotto la guida di Ancelotti. Il mister è un nostro punto di forza, con la sua esperienza può condurci lontano sin dal prossimo anno”.
Sull’Europa League
“Peccato per l’Europa League, però è anche vero che abbiamo affrontato un grande avversario quale l’Arsenal. Il momento magico del calcio inglese anche in Champions testimonia del livello che hanno raggiunto rispetto ad altri Paesi. A noi è probabilmente mancato sia un pizzico di fortuna, sia un po’ di lucidità sotto porta contro l’Arsenal, c’è amarezza ma anche consapevolezza di aver fatto molte cose buone. Adesso vogliamo vincere queste tre partite che restano per poi cominciare a progettare il futuro”.
Bilancio sulla stagione azzurra
“E’ positiva. Abbiamo fatto il secondo posto contro squadre che teoricamente dovevano lottare per la stessa posizione e invece sono in difficoltà, come Inter e Milan. Volevamo di più, è normale, ma abbiamo visto che anno ha fatto la Juventus. Fare più di 80 punti non è facile. Dobbiamo fare bene in queste ultime partite. C’è delusione per l’Europa League, ma abbiamo trovato una squadra come l’Arsenal. Si partiva da 50 e 50, ma loro sono stati fortunati nel fare gol. L’unico peccato è l’Europa League. Se noi facciamo 82 punti, supereremmo ancora quella soglia di 80 punti per il quarto anno consecutivo. In Italia però questo non è sufficiente per vincere lo scudetto. Speriamo di provarci ancora l’anno prossimo.
La società lavora per il meglio e per portare il nostro gruppo ad essere sempre più competitivo. Non è un caso arrivare sempre tra le prime ed essere secondi solo alla Juventus che, obiettivamente, ha un potenziale enorme rispetto non solo a noi, ma anche a Inter, Milan, e Roma. Il nostro obiettivo è quello di dare sempre battaglia per il vertice. Da 6 anni abbiamo sempre avuto grandi tecnici e adesso ripartiamo con Ancelotti che è un top allenatore. Sarà lui il nostro punto di forza per diventare sempre più forti. Gli unici scudetti qui sono arrivati tanti anni fa e li ha vinti il calciatore migliore al mondo. Negli ultimi otto anni ha vinto sempre la stessa squadra, questo vuol dire che le altre 19 non vincono e quindi non è facile. L’unica cosa da fare è lavorare e provarci ogni anno. Non si sa mai quando può essere la volta giusta, l’importante è essere preparati”.
Sulla Champions League
“In 45 minuti può cambiare tutto, è questo è il bello del calcio. Sul 2-2 si vedeva che la partita stava andando dalla parte del Tottenham. L’Ajax rischiava di andar fuori dopo un bel primo tempo e un bel match d’andata: sapere di perdere tutto per un tempo li ha messi in difficoltà. E il Tottenham ha vinto con la forza fisica. Mancava un minuto, pensavamo tutti che fosse finita, invece è cambiato tutto.
Non ce l’aspettavamo perché mancavano Salah e Firmino e si partiva dal 3-0. Ma ad Anfield può succedere di tutto. Quando gioca in casa il Liverpool ha grande intensità, è stata una partita bellissima”. Il Liverpool vi ha eliminati e vince la Champions come Chelsea e Real Madrid negli anni passati? “Tutti pensavano che Tottenham o Ajax non potevano arrivare in finale, invece gli Spurs ce l’hanno fatto. Il bello del calcio è che le sorprese sono dietro l’angolo, quest’anno lo stiamo vedendo”.
Su Luperto, Callejon e Fabian Ruiz
“Per Sebastiano stare in squadra è fondamentale. L’abbiamo visto crescere ad ogni allenamento e durante le partite che ha giocato. Ha un gran futuro. E la cosa importante è che abbia la testa a posto, nel calcio questo conta tanto”.
“Fabian può migliorare ancora, sappiamo le qualità che ha. E’ giovane, ha dimostrato molta personalità a centrocampo, in una posizione non facile, specie in partite contro squadre forti in Champions League. Ha tanta personalità palla al piede, un gran fisico e questo è importante”.
“Josè può giocare in tutte le posizioni. Ovunque tu lo metti sai che lui fa un lavoro perfetto. Agli allenatori piace tanto avere un giocatore così. Inoltre è un calciatore che non perde palloni, molto intelligente, anche nei tagli. Ha sempre fatto gol e assist, le sue statistiche parlano da sole ed è normale che faccia 60 partite all’anno”.
Questo gruppo può insidiare la Juve? “Non dipende da noi. Sappiamo che la società lavora per migliorare la squadra. Siamo un bel gruppo, siamo insieme da tanti anni e i calciatori nuovi si sono integrati bene fin dal primo giorno, facendo il proprio lavoro. E’ un peccato che non abbiamo terminato con un titolo, ma nel calcio bisogna andare avanti, tutto cambia da un anno all’altro. Ora ci prepariamo per la prossima stagione”.
Il Napoli è a un passo da qualcosa di eccezionale? “Siamo una bella squadra. Abbiamo avuto in sei anni tre allenatori di alto livello e questo ha fatto crescere squadra e società ogni anno. Ripartire da un allenatore top come Ancelotti è la chiave per crescere. La società lo sta facendo, io vivo Napoli da sei anni e me ne accorgo ogni anno”.