NAPOLI LUPERTO – Sebastiano Luperto non è stato uno dei calciatori più impiegati da Carlo Ancelotti nel corso di questa stagione ma il difensore azzurro ha fatto enormi passi in avanti rispetto alla scorsa stagione. 13 partite disputate nella stagione 2018/2019, 10 in Serie A e 3 in Europa League, con un totale di 765 minuti giocati.
Luperto resterà a Napoli anche la prossima stagione e probabilmente sarà uno dei pezzi pregiati del club azzurro. Il difensore si è raccontato questa mattina, in un’intervista alla radio ufficiale del club azzurro, parlando della stagione del Napoli e della sua stagione.
Luperto si racconta
“Abbiamo trascorso una bellissima serata ieri sera a Villa D’Angelo. Mi hanno fatto cantare con i napoletani (Insigne e Gaetano, ndr), il mister mi ha chiamato con i napoletani, ma ormai è come se fossi napoletano. C’è stato un bel clima, ci siamo divertiti tanto”.
Gestione Ancelotti positiva? “E’ stato un anno importante per la mia crescita, il mister mi ha gestito bene, schierandomi nelle occasioni giuste. Queste partite col Napoli per me sono oro, non me l’aspettavo proprio all’inizio, quindi andiamo avanti così”.
“Ci siamo promessi di finire la stagione al meglio, lo dobbiamo ai tifosi, allo staff ed a noi stessi. Siamo contenti, potevamo fare meglio in qualche partita, ma tutto sommato è stato un bel percorso. Sicuramente potevamo gestire meglio la partita con l’Arsenal, poi prendi gol al ritorno su punizione e diventa complicato. Purtroppo lì prima o poi la squadra forte devi prenderla, dovevamo gestire meglio lì e curare qualche dettaglio”.
Il ruolo? “Il mister decide se devo giocare a sinistra o al centro, ma la duttilità è molto importante nel cacio di oggi. Il calcio cambia velocemente, c’è molta intensità, cambiare ruolo non è facile, ma bisogna farlo. Stiamo lavorando sulle idee di inizio anno, migliorare qualcosa sulla costruzione da dietro, ma la base è quella”.
Con l’Inter volete vendicare quella sconfitta? “Sì, loro saranno agguerriti per i punti, si giocano la Champions, ma noi saremo professionali per chiudere al meglio e proveremo a vincere per vendicare l’andata”.
Il Lecce è tornato in Serie A, ti emozionerà sfidarlo? “Sì, non è mai accaduto, poi avrò parenti ed amici e torno nella città dove sono nato e sono cresciuto fino a 16 anni”.
Gli allenatori cosa ti hanno trasmesso? “Ancelotti e Benitez hanno un calcio più internazionale, intenso, col pallone, Sarri mi ha migliorato difensivamente, ha concetti non facili da trasmettere ma ti apre un mondo”.
Ancelotti chiede verticalizzazione, poco possesso, smarcarsi, cosa significa? “Sì, il mister vuole verticalizzazioni già dalla costruzione dal basso. Dobbiamo andare avanti, non vuole passaggi orizzontali, così prendiamo campo e attacchiamo in avanti”.
Italia Under 21: “Speriamo di fare un grande cammino all’europeo e di essere convocato con Meret. Nazionale maggiore? Speriamo presto, lavoro duramente. Nello stage Mancini ci ha fatto capire un po’ le sue idee per essere pronti in caso di chiamata”.
Un messaggio ai tifosi: “Noi ci proveremo sempre in tutti i modi, l’anno prossimo speriamo di fare meglio di quest’anno”.