MESSI SOSPESO NAZIONALE – Il giocatore del Barcellona nella scorsa Copa America ha rivolto frasi molto forti verso l’organizzazione della Copa America, paventando anche un presunto favoreggiamento del Brasile. La CONMEBOL non ha digerito questa presa di posizione pubblica di Messi ed è arrivata sia la squalifica di tre mesi che una multa da 50mila dollari. Leo Messi non potrà scendere in campo con la maglia della Nazionale fino al prossimo tre novembre. Una decisione severa, resa più mite, tuttavia, dall’assenza di partite di rilievo in programma nello stesso periodo. Il fantasista salterà, infatti, le amichevoli contro Cile (5 settembre), Messico (10 settembre) e Germania (9 ottobre).
Pesante squalifica per Leo Messi
In almeno due occasioni all’interno della Copa America Messi aveva criticato la CONMEBOL. Dopo la sconfitta contro il Brasile in semifinale, dichiarò palesemente di vedere qualche favoreggiamento: “Hanno fischiato falli stupidi durante tutta la Copa America, degli errori sciocchi e anche pesanti, e oggi non hanno nemmeno consultato il VAR. Ma il Brasile gioca in casa ed ha molto potere nella Commenbol. Un fattore che sicuramente complica le cose”.
La Federazione sudamericana aveva aperto un fascicolo contro il fuoriclasse argentino, dopo le accuse di corruzione esternate da quest’ultimo a margine della gara contro il Cile, finale per il terzo posto dell’ultima Copa America. Era il sei luglio e il calciatore veniva espulso per un principio di rissa con l’ex Inter Gary Medel. Cartellino rosso per entrambi e formazioni ridotte in dieci uomini. A causa di questo provvedimento non ci sarà alla prima gara di qualificazione verso i Mondiali del 2022 in Qatar.
Al triplice fischio il numero dieci rifiutò di prendere parte alla cerimonia di premiazione e durante un’intervista si lasciò andare a dichiarazioni pesanti: “Con un giallo si sarebbe risolto tutto. E’ evidente che pago quanto detto dopo la partita contro il Brasile. Non dobbiamo fare parte di questa corruzione”. E ancora: “Hanno vinto il trofeo, ma era come se tutto fosse già deciso a tavolino”.