SIMEONE COMUNE NAPOLI – Nino Simeone, consigliere del Comune di Napoli, è intervenuto ai microfoni di CalcioNapoli24 TV in merito alla convenzione dello stadio San Paolo.
“Convenzione San Paolo? L’assessore Borriello non dà notizie, sembrerebbe che tutto sia nelle mani del direttore generale del Comune di Napoli su mandato del sindaco di Napoli. Non ci sono sviluppi, credo che il problema non sia la convenzione ma i debiti maturati negli anni passati e si parla di cifre non importanti per una società di calcio come il Napoli. L’assessore diede notizie di 1,9 milioni, noi in Commissione abbiamo notizie e si parla di un debito intorno ai 4,5 milioni. Qualcuno ha pensato di trovare una via di mezzo. Non si fanno sconti a nessuno, il Napoli deve pagare fino all’ultimo centesimo. Se qualcuno pensa ad uno sconto, può scordarselo. Perché chi fa sconti li deve motivare e si deve assumere le responsabilità. Sconti non se ne fanno, non ricordo a mia memoria che l’amministrazione comunale faccia sconti. Diverso è dimostrare che i conti del Comune sono sbagliati. Diverso è chiedere una dilazione del pagamento. Il Napoli deve pagare fino all’ultimo centesimo, proprio come facciamo noi quando andiamo allo stadio. Anche dopo la figuraccia fatta con gli spogliatoi, bisogna evitare di fare polemiche. Bisogna firmare la convenzione e pagare i debiti progressi. Speriamo di cominciare una nuova stagione tra il Comune e una società di calcio.
Tecnicamente non so nemmeno se le ultime partite svolte al San Paolo siano state pagate dal Napoli, sarebbe altra carne sul fuoco se il Napoli non avesse pagato. Non metto in dubbio la serietà del Napoli.
La cosa assurda è che un consigliere comunale non sa nulla di ciò che avviene tra il Comune ed il Napoli, sembra un segreto di stato. Questa è una cosa che mi fa girare le scatole. Mi dispiace perché quando una società utilizza una struttura comunale e deve rinnovare il contratto, deve andare al Palazzo San Giacomo. Invece con il Calcio Napoli andiamo noi all’Hotel Excelsior, questo non va bene. E’ tutto strano.