FIFA INFANTINO RAZZISMO – Ai microfoni di Sky Sport è intervenuto per rilasciare una breve intervista il presidente della FIFA Gianni Infantino. Il presidente ha parlato, tra i tanti temi, della lotta al razzismo come principale obiettivo soprattutto dopo quanto accaduto in Atalanta-Fiorentina contro il giocatore viola Dalbert.
Razzismo in Italia, ci odbbiamo preoccupare?: “Ci dobbiamo preoccupare, sì. È un problema in Italia ma anche in altre parti del mondo. Sono molto dispiaciuto perché questo dovrebbe essere un paese moderno, civile, educato. Penso si stia muovendo in una direzione sbagliata, poi non bisogna mai generalizzare, sono sempre un gruppo di idioti. Però bisogna condannare, estirpare, fare in modo che il razzismo non abbia nessun tipo di posto nella nostra società”.
Un gruppo di idioti è già troppo?: “Già uno è troppo, figuriamoci un gruppo poi, è assurdo! Bisogna identificare le persone, metterle dentro qualche giorno, buttarle fuori dagli stadi. I provvedimenti non assolutamente necessari. Non bisogna non parlarne, bisogna lottare e riconoscere, siamo nel 2019, non dovrebbe essere un problema identificarli e chiarirgli un po le idee”.
Da dove sorge il problema: “Le società, la federazione, le autorità. È un problema generale di ordine pubblico, di polizia, ci vuole la collaborazione di tutti. Non bisogna nascondersi dietro un dito. E’ necessario che agiscano tutti, essere intransigenti. Mi dispiace perché l’Italia è un paese che la gente ama, si vive bene, si mangia bene, c’è la cultura. L’Italia ha contribuito all’umanità, allo sviluppo, penso che bisogna ricordarsi quello che siamo e pensare all’educazione. Pensavamo non fosse più un problema, noi in FIFA. Praticamente ogni giornata è successo qualcosa, è inaccettabile, assurda, sorprendente. Purtroppo dà un’immagine di un’Italia che non è, non dobbiamo credere che sia questa. Facciamo vedere qual è l’Italia, quella che lotta contro le discriminazioni. Educhiamoli e troveremo le vie giuste”.