MERTENS MARADONA RECORD – Mertens prende di petto la sindrome di Diego. Lo dice la storia, quando ti avvicini a Maradona, rallenti. Ne sa qualcosa Marek Hamsik, che nella stagione 2017-2018, l’ultima disputata per intero dall’ex capitano azzurro, lo slovacco dovette aspettare due mesi e mezzo per raggiungere e superare il record del Pibe de Oro. Il gol numero 114 arrivò il primo ottobre. La 115esima rete, invece, venne realizzata da Hamsik il 16 dicembre a Torino.
L’exploit di Hamsik
Ne seguirono altre sei che permisero ad Hamsik di diventare il cannoniere del Napoli di tutti i tempi. Scettro in bilico, perché a Mertens servono altre nove reti tra campionato e coppe, arrivare a quota 122 e mettere definitivamente la freccia. Non male per un calciatore che venne accolto a Napoli come punta esterna. Era il lontano 2013. Da allora, complici l’addio di Higuain e i guai fisici di Milik (sostituto del Pipita dopo il trasferimento dell’argentino alla Juve nel 2016), il belga è diventato un cannoniere spietato. Purtroppo contro il Cagliari ha avuto compassione dei sardi. Le sue conclusioni velenose si sono stampate sul palo. E’ la sindrome di Maradona, come detto.
Il gioco delle coppie
Un virus che va debellato al più presto. Già in occasione del match contro il Brescia. Ancelotti scioglierà le riserve soltanto pochi istanti prima della partita. Però, sembra difficile pensare alla vigilia che Mertens possa saltare la partita contro le rondinelle. E’ l’attaccante del Napoli più in forma in questo momento. Come e più di Llorente. Una considerazione, questa, che chiama il nuovo tandem che ha già fatto faville. Nonostante il belga e lo spagnolo non siano mai partiti insieme dal primo minuto, contano un assist a testa. Si sono ricambiati il favore contro Sampdoria e Liverpool a Fuorigrotta tra campionato e Champions. Adesso sotto col Brescia, matricola sbarazzina che ha messo alle corde pure la Juve. Ma il Napoli non può e non deve farsi sorprendere. Vero, Mertens?