INSIGNE-ANCELOTTI RAIOLA NAPOLI – Sembra proprio che l’intervento di Mino Raiola a Castel Volturno sia servito a far scattare la tregua tra Lorenzo Insigne e Carlo Ancelotti. Una pace caldeggiata pure dal presidente De Laurentiis. “Caro Lorenzo, scegli che cosa fare da grande. Basta con gesti di sfida nei confronti di Ancelotti”. Infatti, dopo essersi messo a disposizione del tecnico (“Un papà di 60 anni”, come l’ha definito il patron), Insigne ha abbandonato di nuovo la scena prima del fischio finale senza borbottare.
Niente mano davanti alla bocca per nascondere imprecazioni, niente testa bassa. Stavolta nemmeno uno sguardo accigliato. “I veri campioni si mettono a disposizione del gruppo. Chi non lo fa, non appartiene alla categoria dei grandissimi”, aveva detto papà Ancelotti alla vigilia di Napoli-Verona. Insigne, figliol prodigo, ha risposto presente. Ora la tribuna di Genk è lontana. Sembrava che l’accoppiata Insigne-Raiola potesse scatenare fuoco e fiamme in azzurro visti i precedenti di Mino con Ibrahimovic, Balotelli e Donnarumma. Invece pare che Raiola abbia cambiato vita. Adesso si diverte a vestire i panni del diplomatico. A quanto pare gli sfilano bene.