Non è ancora dato sapere se Faouzi Ghoulam, calciatore azzurro, sarà titolare domani nella partita Spal-Napoli. Non possiamo nemmeno sapere in che maniera inciderà nella gara, qualora dovesse farne parte. Una cosa, però, è certa: l’algerino, in questo momento, pare ormai arrivato a un bivio della carriera. Non troppo vecchio per essere considerato tale, non troppo giovane per poter recuperare anni persi. L’infortunio subito ormai anni fa contro il Manchester City gli ha praticamente tolto un pezzo di carriera. Che ora lo stesso Ghoulam, precedentemente diventato uno dei laterali bassi mancini migliori d’Europa, fa fatica a riprendersi.
Ghoulam e la speranza di tornare a quando Spal-Napoli era una delle sue partite
Fisicamente indisposto e mentalmente non ancora in grado di fare la differenza, Ghoulam sembra vivere quello che probabilmente potremmo citare come il suo momento più difficile con la maglia del Napoli. Eppure, proprio una gara contro la Spal rappresenta uno dei punti più alti vissuti dal terzino algerino. Fu lui, infatti, a segnare la rete decisiva in un 2-3 di un paio di stagioni fa, quando sulla panchina del Napoli sedeva Maurizio Sarri e poco prima del brutale infortunio che ha interrotto i suoi sogni.
La mission di Ghoulam, inevitabilmente, oltre che quella di ritrovare serenità e prestazioni dev’essere anche la necessità di allontare un paragone scomodo. Come lui, anche Juan Camilo Zuniga prima degli infortuni era un terzino ormai ammirato in tutta Europa, praticamente impossibile da non schierare prima per Mazzarri e poi (brevemente) anche per Benitez. Fu proprio Ghoulam – comprato nel gennaio del 2014 – a soffiare pian piano il posto al colombiano, poi diventato desaparecido in un intreccio thrilling. Così come, adesso, Mario Rui ha guadagnato gerarchie nei pensieri di Ancelotti, mentre l’algerino ha dovuto anche accontonare il percorso in Nazionale. La storia è ciclica e spesso si ripete: starà a Ghoulam cercare di cambiarne il corso, a suo favore.