ANCELOTTI NAPOLI – Napoli-Milan è stata l’ennesima prova di una squadra che fa fatica a rinascere e solo parte del gruppo segue Carlo Ancelotti. E’ rottura totale tra calciatori, allenatore e dirigenza. I veterani sono quelli che più appaiono opachi, in primis Insigne che sembra un altro giocatore rispetto a quello visto nell’ultima settimana con la Nazionale. Discorso analogo per Mertens e Callejon, che sono in odore di addio. Di seguito l’analisi de La Gazzetta dello Sport.
Crisi Napoli, i calciatori non seguono più Ancelotti
“Carlo Ancelotti avrà dimostrato tutte le sue debolezze, in questo periodo, ma è pur vero che soltanto parte della squadra ne sta sostenendo il lavoro. Pare che lଠdavanti ci sia stata la resa, ieri sera il solo Lozano ha dato la sensazione di volerci essere, di voler scalare questo massiccio dolomitico che il Napoli si ritrova di fronte dopo l’insubordinazione del 5 novembre scorso, disobbedendo all’ordine di Aurelio De Laurentiis di andare in ritiro. La rottura tra la dirigenza, l’allenatore e la squadra è stata immediata.
Adesso, ciascuno andrà avanti per la propria strada, con le proprie idee, ma nessuno deve dimenticare che c’è una stagione da rimettere in piedi, lo chiede la storia di questo club. Non sono ammesse prestazioni come quelle di San Siro per coloro che rappresentano la qualità e l’esperienza in questo Napoli. Insigne resta un mistero se si confrontano le sue performance con quelle che offre in Nazionale. Callejon s’è perso insieme al gemello, Mertens. Loro tre rappresentano la delusione, il voltafaccia che gli altri compagni hanno provato ad evitare con una prestazione quantomeno dignitosa”.
Serena Grande