Napoli-Torino è una sorta di bivio per entrambe le squadre. Dopo la bella figura in Champions League contro il Barcellona, gli azzurri vogliono confermare la loro posizione Europa League prima della semifinale di ritorno contro l’Inter per la Coppa Italia. Il Toro vive invece un momento davvero difficile: l’esonero di Mazzarri e l’arrivo di Longo non hanno favorito un cambio attitudinale nei risultati, almeno finora. Abbiamo parlato della sfida di sabato sera con un ex allenatore proprio dei granata, Stefano Colantuono. Con lui si è discusso anche del momento del Napoli, dell’interesse per Belotti e dello status attuale dell’Atalanta, compagine che Colantuono ha allenato per anni.
ESCLUSIVA – Stefano Colantuono su Napoli-Torino, Belotti e Atalanta
Lei ha allenato il Torino per una stagione. Cosa ricorda di quell’esperienza?
“Fu un’esperienza bella e gratificante. Ricordo che facemmo un ottimo campionato di Serie B, arrivando anche in finale playoff. Torino poi è una piazza affascinante oltre che bellissima”.
La squadra attualmente sembra attraversare un momento di crisi…
“Per avere delle informazioni più dettagliate dovorei ovviamente viverle da vicino. Certamente il momento non è positivo, il Toro è partito bene ma sono arrivati dei cali. Va pure detto che in alcune partite i calciatori sono stati sfortunati. Ora la situazione è diventata particolare, non devono più fare passi falsi, altrimenti la squadra rischia di andare a finire in zone molto basse. La gara contro il Napoli è importante in tal senso, peccato perché i programmi prevedevano un campionato diverso. La squadra forse per questo tipo di campionato”.
TORINO, LONGO PARLA ALLA VIGILIA DEL NAPOLI
L’opportunità avuta in Europa League può aver influito?
“Non credo, perché il Torino comunque è uscito subito contro il Wolverhampton. Chiaramente sono dovuti partire in anticipo per preparare i preliminari. Hanno anche fatto cose buone all’inizio della stagione, vincendo pure in casa della Roma, poi però c’è stato un blackout, spiegarne i motivi dettagliatamente rimane difficile. La squadra è buona, se avrà modo di ritrovarsi farà una buona parte finale di campionato. Le gare contro Napoli e Parma possono essere decisive per la fase finale del campionato”.
Si è molto parlato di Belotti come potenziale interesse di mercato del Napoli…
“Belotti è un centravanti di primissima fascia, gioca in Nazionale è ha dimostrato di essere un attaccante vero. Dovesse prenderlo il Napoli farebbe un gran colpo. Sulle qualità del giocatore non si può discutere”.
Come il Torino, anche il Napoli ha vissuto un momento di crisi. Cosa pensa di quanto avvenuto?
“La questione andava gestita meglio, si poteva forse evitare tutto quello che è successo, bastava posticipare il ritiro di una giornata e nulla sarebbe accaduto. Detto ciò, la squadra stava effettivamente avendo un percorso non positivissimo, ora va molto meglio, Gattuso ha avuto delle difficoltà all’inizio ma la squadra si è rimessa in linea di galleggiamento. A mio avviso contro il Barcellona può aver trovato certezze, parliamo pur sempre di una compagine che negli scorsi campionati è rimasta in zone di vertice, contenendo anche lo Scudetto alla Juventus. Nell’arco di qualche stagione capita l’annata meno positiva e per il Napoli è questa, però ora sembra che la barca sia stata rimessa in mare, la rotta è quella giusta. Il Napoli deve sfruttare quest’onda positiva per tornare nelle zone nobili”.
In chiusura, un commento sull’Atalanta, squadra che lei ha allenato per molti anni.
“L’Atalanta ormai è una big, non più una sorpresa o una provinciale. Da tanti anni sta facendo questo percorso. Parlarne oggi è come parlare della Juventus, del Napoli o dell’Inter, ormai è una grande. A me fa molto piacere perché è una piazza alla quale sono molto legato”.
Claudio Agave
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