ACIERTO CORONAVIRUS CR7 – Il Dott. Paolo Antonio Ascierto, medico napoletano che sta portando avanti la sperimentazione per combattere il Coronavirus, ha rilasciato un’intervista a Tuttosport. Il Professor Ascierto ha raccontato ai microfoni del quotidiano del lavoro che sta svolgendo insieme a tutta l’equipe, ma anche della sua passione per la Juve e Cr7. E proprio al cinque volte Pallone d’Oro ha lanciato il suo appello: “Cristiano, uniamoci per combattere insieme il Covid-19.”
“Sono giornate intensissime. Gli ospedali sono in emergenza, medici e infermieri quasi tutti infettati. E le rianimazioni, soprattutto in Lombardia, sono in ginocchio. Ma la battaglia contro il Coronavirus va combattuta insieme. Medici, pazienti e gente a casa»
Coronavirus, l’idea della sperimentazione
«Io sono un oncologo e mi occupo principalmente di tumori della pelle e immunoterapia di tumori solidi. Questo farmaco, il Tocilizumab, lo utilizziamo per curare gli effetti collaterali dell’immunoterapia. Nell’ambito di questi effetti il distress respiratorio è simile a quello del Covid-19. Così, con il mio gruppo di lavoro di Napoli, abbiamo fatto un approfondimento per applicare le nostre conoscenze all’emergenza coronavirus che stiamo vivendo attualmente».
Ascierto racconta come l’equipe ha proceduto
«Innanzitutto abbiamo contattato dei colleghi cinesi, a partire dal dottor Ming, con cui abbiamo una collaborazione da diversi anni, per confrontarci su questa idea. E abbiamo scoperto che si trattava dell’uovo di Colombo… Loro avevano già testato il farmaco su 21 pazienti. E di questi, ben 20 avevano fatto registrare miglioramenti importanti nel giro di ventiquattro ore. Così la mattina seguente alla conference call con Ming, assieme ai colleghi del Pascale e dell’ospedale Cotugno di Napoli, abbiamo deciso di trattare con quel medicinale due dei peggiori pazienti che avevamo in terapia intensiva in seguito al contagio da Covid-19. Nelle successive ventiquattro ore, uno di questi ha avuto miglioramenti importanti, tanto che giovedì è stato stubato e a breve verrà trasferito in reparto. Un paziente su due dal punto di vista scientifico non ha una valenza importante, sia chiaro. Però…».
Il sostegno dell’azienda farmaceutica
«Visto l’emergenza che stiamo affrontando, e tenuto conto che l’azienda farmaceutica si è resa disponibile a mettere a disposizione il farmaco gratuitamente, abbiamo deciso di comunicare ufficialmente i nostri risultati. E subito dopo abbiamo supportato l’Aifa – agenzia italiana del farmaco – per effettuare una sperimentazione nazionale, che poi è iniziata giovedì. Nei prossimi giorni l’Aifa aggiornerà sui riscontri ottenuti».
Il Dott. Ascierto chiede aiuto a Cr7
«Non mi stupisce, il suo gesto. Cristiano Ronaldo, oltre che un campionissimo, è un esempio di professionalità, abnegazione e solidarietà. Quando parlo con i mie collaboratori più giovani, spesso cito CR7 come modello da seguire per migliorarsi. Anche in questa circostanza così grave, Ronaldo sta dimostrando intelligenza e sensibilità. Per questo gli invio questo messaggio: “Cristiano, uniamoci per combattere il coronavirus”
Io sono napoletano, ma tifosissimo della Juventus. Per trent’anni ho provato un pizzico di invidia nel vedere amici e colleghi del Napoli che, giustamente e con orgoglio, esponevano la maglia di Maradona. Quando è arrivato Cristiano alla Juventus, mi sono detto: “Questo è il mio turno”».
Dott. Ascierto e la passione per la Juve
«Pensi, oltre che essere di Napoli, sono cresciuto in una famiglia di interisti. Il mio tifo per la Juventus nasce in una circostanza particolare. Ricordo il giorno esatto: 30 gennaio 1972: Catanzaro-Juventus 1-0, gol di Mammì. Avevo 7 anni. All’epoca i giocatori non si esibivano in lunghe esultanze dopo una rete. Quella volta, invece, Mammì esplose di gioia e io lo vissi quasi come un modo di infierire sull’avversario che aveva perso. Per cui decisi di tenere per la Juve, pensando fosse la squadra più debole. Poi vincemmo lo scudetto. Il mio primo vero idolo è stato Anastasi. In seguito Platini, Baggio, Zidane, Nedved, Cristiano Ronaldo. E Dybala, che si chiama come me. Sono amico di famiglia di Raffaele Palladino, conosco bene anche Tacconi e Amoruso».
Se vuoi sapere di più sul Napoli, tieniti sempre aggiornato con www.gonfialarete.com