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Interviste

Brescia, Cellino: “Il calcio non può riprendere per due ragioni, in Lega non frega nulla della salute”

Massimo Cellino

BRESCIA CELLINO LEGA – Massimo Cellino, presidente del Brescia, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport sulla ripresa del campionato. Il patron delle rondinelle ha mosso critiche molto dure alla Lega, sostenendo che ad alcuni membri non importa nulla della salute delle persone. Sul ritorno in campo Cellino non ha dubbi: «La mia linea è che il campionato non possa riprendere, per una lunga serie di ragioni. Il mio discorso si basa su due pilastri: il rispetto della salute e la salvezza del sistema calcio. Dopo aver perso questa stagione, rovineremo anche la prossima che invece sarà decisiva per ripartire».

La dura posizione di Cellino sulla Uefa

«Non può far slittare nulla: la stagione si chiude il 30 giugno data di scadenza per la presentazione dei bilanci dei club e dei contratti dei giocatori. Sono arroganti e irresponsabili: pensano solo ai loro interessi economici e alle Coppe. Ma sul campionato italiano non decide l’Uefa, decide l’Italia. Per riprendere la A dovrà terminare entro il 30 giugno. Ci fanno giocare ogni due giorni? O la Uefa ha anche il potere di allungare le giornate e farle diventare di 72 ore? Se vuole fare qualcosa di utile l’Uefa mandasse a Brescia bombole di ossigeno e respiratori, gliene saremmo grati»

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«Il solito casino, tanto a molti della salute non frega nulla, pensano solo ai propri interessi. Se ci costringono sono disposto a non schierare la squadra e perdere le partite 3-0 a tavolino per rispetto dei cittadini di Brescia e dei loro cari che non ci sono più».

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Serena Grande

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