Home » Eziolino Capuano alla Gazzetta: “Mi sento inferiore a pochi in Serie A”
Interviste

Eziolino Capuano alla Gazzetta: “Mi sento inferiore a pochi in Serie A”

EZIOLINO CAPUANO GAZZETTA – Eziolino Capuano, eclettico ex calciatore ed allenatore dell’Avellino, si è raccontato attraverso le colonne della Gazzetta dello Sport.

Eziolino Capuano: “Non conoscevo Mertens… dissi quelle cose per fare show!”

“Vedo cose di 20 anni fa e un po’ di vergogno. Quando parlo di sentimenti altissimi mi viene da piangere.
Mertens? Non lo conoscevo, per fare show dissi che non avrebbe fatto più di 8 gare, sa, c’era Insigne… Poi mi sono scusato”.

Sulla carriera da allenatore

“Un allenatore è come un pittore, deve avere l’idea immediata, non copiare. Servono creatività e inventiva. E ricordate: per diventare fantino, non devi nascere cavallo. Lo diceva Sacchi, il più grande. La nostra è una vocazione, non un lavoro. Come i preti. Prendo 20 gocce prima delle partite, quando non le prenderò più smetterò di allenare perché saranno finiti gli stimoli. Bisogna entrare nelle menti dei giocatori e trarre il massimo. L’allenatore è un totem: all’inizio il giocatore ti odia, alla lunga se intelligente ti ama. Non ho mai avuto squadre fortissime, ma ho sempre fatto risultati. Riuscirò a correre anch’io con una Ferrari?”.

Le sue storiche conferenze stampa

“Davanti a domande provocatorie esplodo, ma con educazione. Mio padre era professore universitario, mio zio rettore dei domenicani, ho una cultura profonda e valori sani. Mi considero un simbolo del sud. Ne ho viste di tutti i colori. Una volta con la Puteolana prima di una partita a Giugliano siamo stati aggrediti, non abbiamo giocato e abbiamo perso a tavolino. Il mio centravanti era Sossio Aruta, ho tifato per lui al Grande Fratello Vip”.

Eziolino Capuano: “Mi sento inferiore a pochi in Serie A”

“Mi sento inferiore a pochi, e parlo di Serie A. Tutti dicono che tatticamente sono il più bravo ed è dura farmi gol. Sono all’alba, non al crepuscolo. Sono tifoso di Conte, mi rivedo in lui. E uno dei più bravi rimane Montella.
Io sono simbolo di garanzia. Il Capuano uomo supera le capacità del Capuano allenatore. In un sondaggio tra 11 allenatori io non c’ero, ma sono arrivati lo stesso 1.600 voti. Non sono mai finito in un’inchiesta, mentre in A c’è gente che ha commesso crimini verso il calcio. Apprezzo di più chi si mette il cappuccio e fa una rapina. Dopo un Puteolana-Tricase sono stato esonerato perché avevo vinto una partita che non dovevo vincere”.

Luca Cerchione

Se vuoi sapere di più sul Napoli, tieniti sempre aggiornato con www.gonfialarete.com