VIALLI MALATTIA REPUBBLICA – Gianluca Vialli, ex attaccante della Juventus e della Sampdoria dello Scudetto, ha raccontato a Repubblica il periodo della malattia.
Vialli a Repubblica: “Chiedere ‘come stai’ non è più un convenevolo”
“È vero, non è più soltanto un convenevole chiedermi come sto. Abbiamo bisogno di sapere se le persone stanno ancora bene. Io sto bene, grazie. A dicembre ho concluso diciassette mesi di chemioterapia, un ciclo di otto mesi e un altro di nove. È stata dura, anche per uno tosto come me. Dura, dal punto di vista fisico e mentale. Gli esami non hanno evidenziato segni di malattia. Sono felice, anche se lo dico sottovoce”.
Cosa significa ritrovare la salute?
“Significa vedersi di nuovo bene allo specchio, guardare i peli che ricrescono, non doversi più disegnare le sopracciglia con la matita. In questo momento, può sembrare strano ma mi sento quasi fortunato rispetto a tanta gente”.
Sul momento attuale del calcio
“Uno scudetto a tavolino non lo accetterei. Il calcio dovrà essere solidale: non recinti più alti ma tavoli più lunghi”.
L’intervista concessa da Gianluca Vialli al quotidiano Repubblica, inoltre, presenta il libro dell’ex calciatore, in cui ha raccontato il periodo più buio della sua vita.
Luca Cerchione
Se vuoi sapere di più sul Napoli, tieniti sempre aggiornato con www.gonfialarete.com