A Radio 24 è intervenuto il presidente del Brescia Massimo Cellino: “Ho paura anche a uscire in giardino. Se il Brescia deve retrocedere per la salvezza del calcio, firmo subito e non faccio causa a nessuno. Non permetto che si facciano insinuazioni del genere, l’azienda calcio è come tutte le altre, ma è l’unica che si può rialzare e ripartire in autonomia. E’ sbagliato anche nascondersi dietro ai consigli di chi non è coinvolto: io mi auguro di ripartire, ma non credo. Come si fa a giocare a luglio, quando i bilanci e i contratti chiudono a giugno? L’unica soluzione è spostare tutto di un anno, come fatto con le Olimpiadi e gli Europei. Giocare a porte chiuse è una bestemmia, non è una soluzione. La prima componente del calcio sono i tifosi. Capisco Galliani, anche io al posto suo sarei incazzato se il Monza non dovesse andare in B. In A sarebbe penalizzato Lotito e lo stesso discorso vale per Benevento in B e Vicenza in C. Questa, però, non è una situazione normale: noi ci giochiamo questo campionato e il prossimo”.
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