INTERVISTA BADU – Il centrocampista dell’Hellas Verona Emmanuel Badu racconta il suo anno da incubo in un’intervista alla BBC. Il calciatore arrivato in Italia nel luglio 2019, ha attraversato mesi difficilissimi. Di seguito il racconto del calciatore.
L’anno da incubo di Badu: “Stavo per morire di notte! Hanno assassinato mia sorella e il colpevole è ancora in giro”
“Il 2019 ed il 2020 sono stati gli anni più difficili della mia vita. Ad agosto sono quasi morto, ho avuto molti infortuni e poi ho perso mia sorella in un modo così doloroso…
Tutto è accaduto in una notte, faticavo a respirare. Pensavo fosse stanchezza, la mattina mi hanno dato degli antidolorifici ma la sera dopo è stato anche peggio. Alle 2 ho chiamato il dottore che per fortuna era sveglio e mi ha mandato il fisioterapista, che era più vicino a me; stavo per morire, non respiravo. Lui mi ha detto che dovevamo andare in ospedale. Alla fine ho scoperto che avevo un coagulo di sangue nei polmoni. Ho dovuto smettere di giocare per 3-4 mesi ma ora sono in piedi. Penso che senza di loro sarebbe stato un disastro.
Hanno ammazzato mia sorella, assassinata poche settimane fa. L’assassino è ancora in fuga, c’è un criminale libero perché il virus rallenta tutto. Io vivo da solo qui a Verona. Il mio allenatore mi chiama tutti i giorni, così come il team manager ed il presidente. Sono tutti meravigliosi. Sono stato in una stanza per 34 giorni e non ho potuto vedere cosa è successo a mia sorella.
Ero tornato ad allenarmi da 3-4 settimane ma poi è successo questo. I primi 18 giorni eravamo in isolamento perché avevamo giocato contro la Samp, poi ho iniziato a uscire solo per andare a comprare il cibo. L’importante ora è salvarsi da questo virus, poi vedremo quando potremo tornare a giocare”.
CORONAVIRUS – ALLARME VOMERO: RADDOPPIANO I CASI, POSSIBILE ISOLAMENTO DELLA ZONA
Antonio Del Prete
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