CORONAVIRUS TOCILIZUMAB – Buone notizie dal fronte farmacologico nella lotta al Coronavirus. I ricercatori dell’Università di Brescia hanno confermato che su 100 pazienti trattati col Tocilizumab presso gli Ospedali Civili di Brescia, 77 hanno avuto miglioramenti dal punto di vista respiratorio. Attualmente è lo studio sulla più alta platea di pazienti mai condotto al mondo. I risultati saranno pubblicati a luglio sulla rivista scientifica Autoimmunity Reviews. Dunque, l’intuizione del team Ascierto, in attesa della pubblicazione dei risultati dello studio condotto in Campania, sembra essere efficace.
I risultati dello studio
“Lo studio mostra che la polmonite Covid-19 con sindrome da distress respiratorio acuto è caratterizzata da una sindrome iperinfiammatoria e sostiene l’ipotesi che la risposta al Tocilizumab si associ ad un significativo miglioramento clinico”.
Coronavirus, professor Latronico: “Tocilizumab,
“Su 100 pazienti trattati 43 hanno ricevuto il Tocilizumab nell’unità di terapia intensiva, mentre 57 fuori dalla unità di terapia intensiva per indisponibilità di letti. Di questi 57 pazienti, 37 (65%) sono migliorati e hanno sospeso la ventilazione non invasiva. 7 (12%) pazienti sono rimasti stabili nella unità di terapia intensiva e 13 (23%) pazienti sono peggiorati (10 morti, 3 ricoverati in terapia intensiva). Dei 43 pazienti trattati in terapia intensiva, 32 (74%) sono migliorati (17 sono stati tolti dalla ventilazione artificiale e sono stati trasferiti in reparto). 1 (2%) è rimasto stabile e 10 (24%) sono deceduti. Complessivamente, a 10 giorni, la condizione respiratoria è migliorata o si è stabilizzata in 77 pazienti (77%), di cui 61, in sede di esame di radiografia del torace, hanno mostrato una riduzione significativa delle lesioni polmonari e 15 sono stati dimessi dall’ospedale”.
Luca Cerchione
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