L’ordinanza del presidente della Regione Vincenzo De Luca che riapre – per il momento solo per le consegne d’asporto, in delivery – ristoranti, pizzerie, bar e pasticcerie è stata pubblicata ufficialmente ieri, ma ha già scatenato aspre polemiche tra gli addetti ai lavori.
Coronavirus, consegne a domicilio al via in Campania. Ma è già polemica
Come riporta Il Mattino, secondo quanto siglato dal numero uno di palazzo Santa Lucia, infatti, le attività potranno riaprire seguendo rigidi orari di apertura e chiusura. Dalle 7.00 alle 14.00 le pasticcerie e i bar e dalle 16.00 alle 22.00 tutti gli altri. Immediata la reazione dei commercianti che non hanno mancato di sottolineare come questa apertura “a scaglioni” penalizzi una enorme platea di attività che, prima dell’emergenza Coronavirus, lavoravano con l’asporto a ora di pranzo. “Stimiamo che almeno l’80% delle 10 mila imprese di ristorazione iscritte alla nostra associazione non riaprirà lunedì. Non ce la faranno perché l’impegno è troppo gravoso e non c’è certezza che ci sia un adeguato ritorno economico. Con l’onere della sanificazione in pochi giorni, per mezza giornata e con i tanti vincoli imposti dall’ordinanza, è tutto a loro sfavore”.
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