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Marelli: “Difficile ripresa in tempi stretti, il problema resterà anche nella prossima stagione” [ESCLUSIVA]

Luca Marelli
A Radio Marte nel corso della trasmissione "Si gonfia la rete" di Raffaele Auriemma è intervenuto Luca Marelli, ex arbitro

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Luca Marelli, ex arbitro.

Marelli: “Difficile ripresa in tempi stretti, il problema resterà anche nella prossima stagione” [ESCLUSIVA]

“Riprendere il campionato? Il problema non riguarda solo la nostra volontà. Fosse per me dovrebbe riprendere, manca a tutti ed è un modo per distrarsi. D’altro canto non siamo medici, bisogna lasciare queste decisioni a chi ha le competenze. Da osservatore vedo difficile una ripresa in tempi stretti, ci sono sul tavolo tematiche di difficile comprensione.

Ho trovato però abbastanza superficiale la decisione di assegnare punti e piazzamenti con la classifica congelata. Non perché non abbia senso assegnarlo dopo 27 giornate, con il PSG in grande vantaggio. Lascia perplesso il fatto delle promozioni e delle retrocessioni, ci sono 30 punti a disposizione. Se il Tolosa, per esempio, facesse ricorso, difficilmente retrocederebbe. Il giudice deve valutare i fatti e i fatti dicono che il Tolosa potrebbe fare 30 punti. Non mi meraviglia che Cellino spinga per sospendere il campionato, perché sa bene che giocherebbe in Serie A l’anno prossimo.

Gli arbitri non sono professionisti, sono collaboratori continuativi. Anche a livello economico ci sarà da discutere: è quasi sicuro che si ridurranno anche gli stipendi degli arbitri, che perderanno circa 25.000 euro di diarie. Però loro hanno solo quell’entrata, con i ritmi che ci sono è praticamente impossibile avere un lavoro normale. Chiaramente fare altro è impossibile, tanto è vero che si sta cercando di valutare con la Federazione la trasformazione degli arbitri in professionisti. Non ha senso che vengano gestiti con una sorta di gestione separata dell’INPS.

Mi manca lo sport ma dobbiamo fare i conti con una realtà non semplice. Designazioni? Se si dovesse riprendere qualcosa bisognerà pensare. Bisogna limitare i rischi, perciò credo che saranno evitati spostamenti particolari. Chiaramente una partita a Cagliari va arbitrata, qualcuno deve andarci. Ma non mi stupirei se un Lazio-Roma venisse arbitrata da un arbitro di Roma. Sinceramente, in una situazione d’emergenza, non avrei problema a proporre un arbitro campano per il Napoli. Questo problema ce lo porteremo dietro per tutta la prossima stagione”.

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