Il caldo è una costante che accompagnerà queste serate d’estate. Riparte la Serie A del Napoli, dopo il lungo stop forzato a causa del coronavirus e i bagordi da vittoria della coppa nazionale. La Serie A ci farà compagnia per gran parte delle nostre serate estive, sono più di dieci giornate da recuperare entro agosto prima di ricominciare con il nuovo campionato. Pur con tutti i distinguo, è una bella notizia. In un mondo che ci spara a raffica polemiche, lutti e violenze di ogni genere, sapere che, nonostante tutto, torneremo ad appassionarci al campionato, è sempre una buona notizia. Per il calcio è una sfida grande riuscire a piacere e riconquistare le persone, anche in un contesto così poco esaltante, con nuove regole, stadi vuoti e una condizione che dovremo vivere non si sa per quanto. Al Bentegodi, dopo un primo tempo giocato a buoni ritmi ed a viso aperto dalle squadre, il Napoli trova sul finale di frazione l’incornata vincente di Arek Milik su calcio d’angolo dalla sinistra battuto da Matteo Politano. Il Verona è generoso, ma sciupa però tante occasioni sotto porta, soprattutto con Di Carmine e Verre. Nella ripresa, i ritmi di gioco si sono abbassati, poco male per il Napoli che continua a gestire il minimo vantaggio sul Verona. Girandola di sostituzioni e raddoppio azzurro con il redivivo Lozano che svetta da corner a pochi passi dalla porta e mette in ghiaccio una gara di attenzione e sacrificio. L’assist? Di un altro “dimenticato”, Faouzi Ghoulam. Gli scaligeri, nonostante la buona prova a livello corale, pagano la scarsa vena realizzativa dei propri uomini d’attacco, incassando nelle uniche due disattenzioni offensive due gol. Messico e nuvole.
Verona-Napoli, Fatal Milik e poi tanti lieti ritorni LE PAGELLE
Diamo i voti ai protagonisti del match del Bentegodi di Verona tra l’Hellas e il Napoli. Migliori in campo gli azzurri Di Lorenzo e Insigne, poche le insufficienze tra le due squadre che hanno proposto un ottimo calcio sul prato verde scaligero.
VERONA (3-4-2-1): Silvestri 6.5; Rrahmani 6, Kumbulla 5.5, Empereur 5; Faraoni 6, Veloso 6.5, Amrabat 6.5 (84° Stepinski sv), Lazovic 6 (84° Dimarco sv); Verre 5.5 (77° Pessina 6), Zaccagni 5.5 (70° Salcedo 6); Di Carmine 6.5 (70° Pazzini 5.5). All. Juric 6
NAPOLI (4-3-3)
Ospina 6.5: sempre sicuro, tempestivo nelle uscite, brillante di piede. Poi qualche tiro telefonato che para agilmente.
Di Lorenzo 7: sono in molti gli azzurri che si esprimono su livelli di eccellenza. Abbiamo scelto uno che non fa mancare mai alla causa abnegazione e sacrificio.
Maksimovic 6: regge, con le buone e con le cattive, prima all’ispirato Di Carmine, poi al Pazzo, senza soffrire mai.
Koulibaly 6.5: prestazione impeccabile: sicuro, tempestivo, determinato. Un lontano ricordo dell’opaco gigante d’ebano di qualche mese fa.
Hysaj 5.5: l’anello debole della retroguardia azzurra. Non demerita in termini d’impegno, ma difetta negli scambi veloci. (66° Ghoulam 6: ritorna dopo tanti mesi, fa il suo dovere. Lo fa bene, con assist)
Allan 6: dal 1° dopo qualche panchina di troppo ritrova il campo e ritrova se stesso. (66° Ruiz 6: i giochi di prestigio li lascia nel borsone, fa il compitino)
Demme 6.5: un primo tempo da governatore assoluto del centrocampo. Rapido, lucido, geometrico: la supremazia azzurra nasce in questo reparto. Cala nella ripresa, ma quanto corre… (72° Lobotka 6: di lotta e di governo.)
Zielinski 6.5: in giornata di vena, semina avversari e ribalta rapidamente il fronte. Gli manca un pizzico di lucidità al momento di concretizzazione del suo (prezioso) lavoro.
Politano 6.5: piedino delicato, disegna arcobaleni. Milik ringrazia. Gara di sostanza e qualità. (84° Lozano 6.5: porta vivacità, corsa e voglia di fare. Il gol è il giusto premio. Potrebbe addirittura segnare una doppietta, ma il suo diagonale – a tu per tu con Silvestri – va di un’unghia fuori)
Milik 6.5: va a bersaglio nel primo tempo, sfruttando un ottimo assist da corner dell’ex Inter Politano, inserendosi con tempismo e intelligenza (72° Mertens 6: corre e lotta, senza strafare però…)
Insigne 7: manca l’acuto finale, ma è un moto perpetuo che taglia come burro la retroguardia scaligera
All. Gattuso 7: ha dimostrato con i fatti che i complimenti da tutta Italia sono più che meritati. Piace lo spirito guerriero dei suoi e la costante manovra rasoterra con una difesa mai in difficoltà.
Andrea Fiorentino
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