Il quotidiano spagnolo non risparmia critiche all’ultimo Barcellona visto in campo: la partita contro il Bilbao invita l’allenatore blaugrana a rompere con le gerarchie dello spogliatoio e a scommettere sulla cantera per il prossimo futuro. “In assenza di una bussola, non c’è altra scelta che cercare un’uscita dal tunnel basata su rischio ed emozione, e non sulla routine e sulla sicurezza che cinque partite concedono senza prendere un gol dopo le buone prestazioni del portiere Ter Stegen. Non si tratta di correre o essere investiti, ma di guidare con la sicurezza che deriva dal sapere che non c’è nessuno più interessato a colpire la strada del successo di Messi…”
Barcellona, da El País un “messaggio per il tecnico Setién”: scommettere sui canterani
“Setién ha venduto l’anima a un gruppo di trentenni…” Intanto si consuma il dibattito: è meglio vincere o vantarsi di giocare bene? L’allenatore blaugrana viene descritto dal famoso quotidiano spagnolo come un “allenatore indecifrabile, vittima della spersonalizzazione del Barça. Nessuno sa molto bene cosa stia cercando di fare l’ex calciatore che avrebbe dato un dito per giocare nella squadra di Cruyff e che è stato assunto per sedersi in panchina dopo il rifiuto di Xavi e Koeman e il licenziamento di Pochettino”.
Secondo El País, i prossimi avversari del Napoli agli ottavi di Champions il prossimo 8 agosto, hanno “perso così tanta identità che alla fine si scoprirà che lo stile su cui l’istituzione Barça ha costruito la sua storia era semplicemente opera di un genio olandese, successivamente dimensionato da un catalano universale di nome Guardiola e incoronato dal miglior calciatore della storia di nome Messi”.
Il rischio che si corre “è che il suo DNA diventi un problema nominale e non concettuale per coloro che attribuiscono alla squadra una superiorità morale che è irrilevante per il calcio o per qualsiasi sport, se la sua grandezza è misurata dai trofei vinti, la tesi di cui Madrid si vanta da sempre. Non basta mettere Piqué, Busquets, Sergi Roberto e Messi per garantire fedeltà all’ideologia del Barça… ha dimenticato come si gioca a calcio da quando è stato consegnato ai giocatori, e in particolare a un nucleo di trentenni. Setién si chiede le ragioni della sua assunzione, travolto dal dibattito che paralizza il Barcellona: è necessario vincere o vantarsi di giocare bene a calcio?” A maggior ragione “in uno spogliatoio imperfetto e torturato dalla necessità di riconquistare la Champions League”.
Il segreto, conclude il quotidiano, è che “i veterani a volte possono essere confusi con le leggende, meglio scommettere su giovani come Riqui Puig e Ansu Fati. La squadra si sbloccherà solo se si rinfresca e rompe le inerzie che sacrificano giocatori tanto apprezzati dal mercato come Coutinho, Dembélé, Arthur o Griezmann”,
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