Parla il neurochirurgo che segue l’ex Pibe de Oro da alcuni anni. “Sta attraversando un momento difficile, è fragile. Ma con la cocaina ha chiuso da tempo”.
Maradona, la denuncia del medico: “Beve e cede emotivamente”
Leopoldo Luque, il neurochirurgo che da qualche anno lo segue passo passo nel lungo e difficile processo di riabilitazione, denuncia ai microfoni di America TV: “Diego sta bene – ha esordito lo specialista – ma il momento per lui è particolarmente difficile. Soffre per l’isolamento forzato dovuto alla quarantena e ha continui sbalzi d’umore, è molto fragile emotivamente. Alla gente piace ricamarci sopra, creare lo scandalo e generare polemiche. Ma posso garantire che non abusa assolutamente di farmaci. E, soprattutto, la cocaina non fa più parte della sua vita ormai da molto tempo. Tuttavia, a volte ha reazioni esagerate e apparentemente incomprensibili, ma dobbiamo considerare il quadro clinico e psicologico di Maradona nel suo complesso. Si tratta di un paziente particolare, i cui stati d’animo influiscono e si ripercuotono a livello fisico. Un paziente con i suoi precedenti di dipendenza non potrà mai essere curato del tutto, perché si trascina conseguenze permanenti. Il rischio di ricadute, purtroppo, è sempre dietro l’angolo. Ciò che si può fare è cercare di contenere questo rischio così come gli effetti collaterali dei medicinali che per forza di cose deve assumere, come gli ansiolitici. A volte esagera con l’alcol e le ripercussioni sono immediate e amplificate rispetto a qualsiasi altro individuo. Quando beve, la fragilità e l’instabilità emotiva emergono prepotentemente in maniera ingestibile. Beve e cede emotivamente. È su questo che stiamo lavorando, ma sarà un processo lungo e difficile”, conclude Luque.
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