CONFERENZA STAMPA SARRI – Oggi è la vigilia di Juventus–Torino e Maurizio Sarri analizza la partita in conferenza stampa. I derby non sono gare come le altre, esulano dalla logica – come afferma Sarri – quindi il fattore mentale sarà fondamentale. All’andata la partita finì 1-0 con il primo gol in bianconero di De Ligt. Domani la partita andrà in scena allo Juventus Stadium alle 17.15.
Juventus, Sarri: “Derby esula dalla logica, aspetto mentale sarà fondamentale! Sul turnover…”
La nostra mente deve essere sempre volta al miglioramento. Deve essere un punto di partenza. Con il Genoa la squadra ha creato i presupposti e i singoli hanno vinto la partita. È giusto affidarsi ad entrambe le componenti. Questo invece è un derby, una partita particolare. Esula dalla logica. Affrontiamo una squadra stra motivata. Per duemila motivi questa partita è più importante per il Torino che per la Juventus. Dobbiamo prepararla bene mentalmente per pareggiare il livello di motivazioni. Altrimenti sarà difficilissima…
Chiellini al momento si sta ancora allenando con i riatletizzatori. Non è a disposizione dello staff tecnico. Probabilmente siamo alla fine del percorso di riatletizzazione e probabilmente sarà in gruppo subito dopo questa partita o qualche giorno dopo la partita. Ma inizia ad essere possibile. Poi non so quando potrà esserci per una partita.
L’assenza di pubblico fa incidere meno il fattore campo. in certi momenti della partita il pubblico spinge la squadra in maniera forte. Un minimo però rimane: i propri spogliatoi, i propri punti di riferimento in campo. Sono cose che tranquillizzano il calciatore. Orario della partita? A livello di movimento secondo me è sbagliato giocare a questo orario. Ma da allenatore della Juventus ti dico giochiamo alle 17 e basta.
Bernardeschi sta bene mentalmente e dal punto di vista fisico. Douglas Costa anche sta bene ma quando le squadre avversarie sono stanche lui diventa un’arma letale. Ma il ragazzo ha finalmente ha avuto un periodo di tranquillità in allenamento e adesso sta bene.
Calendario? È un momento difficile per tutti, in cui si gioca continuamente. Questo è un periodo della stagione in cui di solito non si gioca. Bisogna guardare alla singola partita. Il livello di difficoltà è insito nel momento.
Cristiano e Paulo stanno giocando più vicini. Dybala viene meno a prendere palla a centrocampo, e Cristiano è un metro più accentrato. In allenamento si esercitano proprio su questo: per fare questi scambi vicino all’area.
Alex Sandro? Sta piuttosto bene. Ieri ha fatto anche 15/20 minuti insieme a noi evitando contrasti. Sinceramente l’ho visto muoversi con discreta disinvoltura. Spero che dalla prossima settimana possa essere con noi e giocare qualche partitella. Vediamo quando sarà in grado di giocare, ma mi sembra stia uscendo bene da un infortunio che poteva essere peggiore. Danilo è un difensore esterno di ruolo. È chiaro che a sinisitra ha qualche difficoltà in più. Matuidi è mancino ma è un centrocampista. Dobbiamo ringraziarli per disponibilità e prestazione e speriamo di recuperare Alex Sandro velocemente.
Turnover? Valuteremo momento dopo momento, penso che dopo una lunga inattività all’inizio non ci sarà bisogno di grande rotazioni. Dopo 7-8 partite ci sarà necessità di riposo. Nella fase iniziale, non avendo amichevoli, non avendo pre campionato normale, è chiaro che i giocatori hanno più bisogno di giocare e non di riposare. Poi magari verrà fuori necessità di alternarli perché qualcuno ne avrà bisogno. Non abbiamo segnali di stanchezza dai dati, vediamo quelli di oggi e poi decidiamo. Verrà il momento delle rotazioni.
Buffon? Vedremo a fine allenamento, facciamo la riunione con lo staff. Ascoltiamo Filippi e gli specialisti e decidiamo. Buffon è un alternativa per modo di dire, è sempre preso in considerazione, ha fatto una quindicina di partite e sta benissimo e può giocarle. Valutazione che facciamo in tutte le partite, è ancora un portiere estremamente forte e in allenamento gli ho visto fare cose impensabili per un portiere della sua età. È un integro e gode di una fiducia totale da parte mia e di tutto lo staff, come portiere e come uomo.
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