Il destino di Gennaro Gattuso e Lionel Messi è un continuo sliding doors. Finora, per un motivo o l’altro, quando le rispettive squadre di club si sono scontrate, uno dei due era assente. Fino allo scorso 25 febbraio, sulla panchina azzurra, in quel di Fuorigrotta. E domani…
Barcellona-Napoli, Gattuso, Messi e quello strano scherzo del destino…
Da quando Messi ha esordito nella prima squadra del Barcellona a quando Gattuso ha lasciato i rossoneri da giocatore (2011-12), i due club si sono sfidati otto volte in Champions, nei gironi (2004-05 e 2011-12) o in semifinale (2005-06) o nei quarti (2011-12). Ma in nessuna di quelle circostanze si è potuto vedere Ringhio mordere le caviglie della Pulce argentina. Lo riporta Gazzetta.
“Nel 2004 un già esperto Gattuso ha potuto scorgere la figura di un Messi imberbe (aveva soltanto 17 anni) in panchina, sia nella sfida di San Siro vinta dai rossoneri per 1-0 con gol di Shevchenko, sia nel 2-1 per il Barça del ritorno (ancora Sheva, poi Eto’o e Ronaldinho). Nella stagione successiva, Messi ha saltato la doppia sfida di semifinale con i rossoneri a causa di un infortunio muscolare a una coscia mentre Gattuso ha visto sfumare dal campo la finale contro l’Arsenal a causa del k.o. a San Siro (decisivo Giuly) e del pareggio per 0-0 al Camp Nou. Nella fase crescente della carriera di Messi e in quella ormai calante di Gattuso, Milan e Barcellona si sono sfidate per altre quattro volte, tutte nella stessa stagione (2011-12), prima nella fase a gironi e poi nei quarti di finale. Il fuoriclasse argentino ha giocato tutte le partite e ha segnato, anche se soltanto su rigore: un gol nella vittoria per 3-2 a Milano il 23 novembre 2011, due nel 3-1 a Barcellona il 3 aprile 2012. In tutte e quattro le occasioni, Gattuso è stato (sofferente) spettatore per il problema alla vista che lo ha perseguitato per sei mesi e che lo ha accompagnato verso le ultime partite con la maglia rossonera”.
Gattuso è tornato da allenatore, ma era un Milan lontano parente di quello che frequentava il giro europeo d’élite. Così, anche in quegli anni, i due non si sono potuti sfidare. La volta buona nel 2020 con Napoli-Barcellona degli ottavi di Champions. Nessuno scherzo del destino. Lui non sarà in campo, ma Demme, Zielinski e Koulibaly faranno le sue veci. Saranno i guardiani della Pulce per l’impresa al Camp Nou: il 4-1-4-1 proposto da Gattuso all’andata s’è dimostrato il modulo ideale per annacquare le qualità della formazione di Quique Setién e disinnescare il talento di Messi.
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