CONFERENZA NAPOLI LIVE – E’ tutto pronto dal ritiro del Napoli a Castel di Sangro per la conferenza stampa di Aurelio De Laurentiis e Gennaro Gattuso. L’orario di inizio è previsto per le 15, saranno presenti anche Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo, Angelo Caruso, sindaco di Castel di Sangro, Cristiano Giuntoli ed Edoardo De Laurentiis. Sul tavolo degli ospiti verrà esposta anche la Coppa Italia vinta contro la Juventus la scorsa stagione.
AL VIA LA PRIMA CONFERENZA STAMPA DEL NAPOLI CON DE LAURENTIIS E GATTUSO – FOTO E VIDEO
Inizia la conferenza con le parole di Angelo Caruso: “Ho detto già che vedere il Napoli in ritiro è un sogno di tutto il territorio, oggi è una realtà ed è difficile convincersi di ciò. Faccio un saluto particolare a Gennaro Gattuso che è tornato qui a Castel di Sangro sotto un’altra veste, rispetto a quando ha giocato qui con l’Under 21. Ringrazio tutti quelli che hanno dato un contributo per permettere che tutto ciò accadesse. La Regione Abruzzo entra in maniera preponderante in quella che è oramai una sede privilegiata dei ritiri calcistici e non è più surclassata da nessuno. Noi il Napoli ce l’abbiamo nel cuore, abbiamo storia e radici partenopee”.
Prende la parola Marco Marsilio: “Ringrazio Napoli e i tifosi che stanno scoprendo le virtù di questo territorio. Oggi dimostriamo e stiamo dimostrando che l’Abruzzo è all’altezza, può ambire al top della qualità e può ospitare una delle squadre più importanti al mondo. Ci sono 80 milioni di tifosi napoletani sparsi nel mondo. Devo ringraziare chiunque abbia permesso di poter attuare questo ritiro, nonostante il problema del coronavirus. C’è stata un’adesione importante di tutti, non abbiamo dovuto combattere con nessuno per permettere questa situazione.
Spero che questa sia la scoperta di tanti e che si rinnovi ogni anno. Sono pronto a scommettere che tutto il mondo Napoli si sta trovando molto bene in questo ambiente nuovo e che questi 12 prossimi anni vengano confermati e che Castel di Sangro possa diventare una seconda città per la squadra. Da parte nostra gli azzurri troveranno la massima disponibilità per poter permettere una crescita continua.
Gattuso: “Osimhen può darci soluzioni diverse! Bisogna lavorare tanto perché vogliamo ritornare in Champions League”
“Sono rimasto sorpreso, siamo arrivati ieri e devo dire che per le persona e le strutture devo dire che è veramente bello. Non pensavo di trovare un posto così. E’ semplice fare calcio così, tre campi e albergo vicino. Siamo veramente soddisfatti.
Non sento maggiore responsabilità rispetto all’anno scorso. Non cambia nulla ora, dobbiamo fare un grande lavoro e migliorare il settimo posto dello scorso campionato. Non ho paura di nulla, l’obiettivo più importante è di imprimere qualcosa alla squadra. Bisogna lavorare, testa bassa e pedalare.
Con Osimhen più forti? Penso che in questo momento siamo una squadra forte, chi lascerà la squadra bisogna chiederlo al direttore sportivo. Alleno una buona squadra, sono contento dei giocatori che ho. Le problematiche ci sono, non entrano i tifosi e non siamo entrati in Champions, bisogna vedere. Io sono contento per ora, se dovesse partire qualcuno, poi ne parleremo.
Con Osimhen è possibile un cambio modulo? Bisogna vedere, sicuramente vogliamo fare qualcosa di diverso. E’ un giocatore che sa attaccare molto bene gli spazi, in questo momento può darci una grossa mano. Con lui in rosa abbiamo soluzioni diverse.
Osimhen e Mertens insieme? Ho tanti giocatori in rosa, in testa ho già qualcosa. L’importante è non subire troppo in difesa, la coperta deve essere sempre bella tesa.
Si parla sempre di mercato, ma io penso che se un giocatore rimane è perché lo vuole al 100%. Noi in allenamento lavoriamo e anche tanto, per questo momento chi resta deve avere senso di appartenenza. Io voglio gente motivata, dobbiamo alzare l’asticella e migliorare giorno dopo giorno. Io mi sono arrabbiato, nelle 12 partite di campionato giocate dopo la conquista della Coppa Italia, abbiamo giocato senza troppa cattiveria. Abbiamo buttato la partita con il Barcellona, potevamo fare qualcosa di più contro una squadra in difficoltà.
Dai miei giocatori mi aspetto tanto, in questo momento devo lavorare tanto. Se si vuole cambiare qualcosa c’è bisogna di essere lucido e lavorare tanto.
L’obiettivo del prossimo anno è quello di puntare alla Champions League perché è la casa del Napoli. Vogliamo arrivare tra i primi 4, con la consapevolezza che ci sono tante squadre che hanno migliorato la propria rosa e quindi dobbiamo riuscire a fare uno step successivo”.
Giuntoli: “Sostituto di Callejon? Abbiamo già giocatori di livello in rosa”
“Siamo soddisfatti dell’ambiente che abbiamo trovato. Abbiamo trovato delle strutture di altissimo livello, mi auguro che nei prossimi anni possiamo stringere una forte collaborazione.
Il sostituto di Callejon? José è stato un calciatore unico nel suo genere, ma in una squadra composta da calciatori diversi da quelli che abbiamo ora. Rino è stato bravo a saper gestire bene gli altri giocatori che aveva in quel ruolo. Si parla sempre di cercare qualcosa dal mercato, senza mai guardare quello che già si ha nella rosa. Io credo molto nel lavoro del mister.
In questi due anni sono cambiate molte cose. Abbiamo cambiato la storica squadra di Sarri e dopo essere arrivati ad un punto bassissimo abbiamo deciso di prendere l’allenatore con più carattere. Bisogna lavorare sulle motivazioni e su queste costruire un altro ciclo importante”.
De Laurentiis: “Non faremo saldi sul mercato, ma abbiamo 11 giocatori in esubero! Zielinski ha rinnovato”
“Grazie a Marsilio e Caruso che sono stati straordinari, in breve tempo hanno mantenuto tutte le promesse, cosa che non tutti riescono a fare. Prossimo campionato? Io sono un visionario, la tipologia del campionato è un problema che riguarda la Federcalcio, forse ne sentiremo parlare dopo il 31 agosto. Non bisogna accogliere le novità come un male, molto spesso la novità aggiusta il tiro di quello che è sempre stato sbagliato. Il campionato ha una forma talmente vecchia e superata che una novità potrebbe essere positiva.
Cosa mi aspetto dall’anno prossimo? Dipende quanto ci lasciano lavorare, se dovessimo ripartire con gli stadi chiusi e giocando ogni 3 giorni, sarebbe follia. Sembriamo degli attori affittati per una commedia. Lavoriamo per Ceferin oppure è il calcio europeo che deve lavorare per noi? Quello che non ha capito Ceferin è che senza i tifosi non organizzerebbe proprio nulla. La priorità assoluta è il campionato nazionale di ogni Lega.
Calciomercato? Qui c’è un dato di fatto, se noi tiriamo una linea e sommiamo gli acquisti dello scorso ritiro, quelli di gennaio e quelli di quest’anno, abbiamo sforato il tetto dei 300 milioni di euro. Noi in questo momento abbiamo 35 giocatore e manca Petagna positivo al coronavirus.
Di solito una rosa è composta da 25 giocatori, quindi abbiamo 11 giocatori in esubero. In questo momento Rino sta valutando anche i giocatori arrivati da altre sponde. Sarà lui a decidere chi può restare o chi deve andare via. Poi dipende anche dall’andamento del mercato, se dovesse continuare in questo modo potremmo anche non vendere i cosiddetti pezzi da 90. Sicuramente non faremo saldi in giro per l’Europa. Ci sono molti avvoltoi che sembrano stiano aspettando il momento giusto per cercare di strappare acquisti positivi solo per le loro tasche. Purtroppo per loro abbiamo delle corazze invalicabili. Questo è un mercato d’attesa.
Per me il campionato non doveva ripartire prima di ottobre. Ora il coronavirus sta ritornando paurosamente, nessuno ha ancora capito come muoversi. Il governo, per me, è stato altamente irresponsabile. Mi aspetto che a breve arrivi Gravina, ci sediamo ad un tavolo, e capiamo cosa fare. Per me il calcio è un’industria e come tale va tutelata, le squadre di calcio hanno raggiunto 4 miliardi di debito solo durante l’ultima stagione.
Koulibaly verrà ceduto? Non posso rispondere io, bisogna chiederlo ai top club europei che hanno la possibilità di acquistarlo.
Ho pensato di fare una Governance molto particolare, togliendo la possibilità alla Lega di cambiare le cose. Io credo che molti furbastri, giocando sulla divisione che esiste in Lega tra le squadre, società e proprietà hanno giocato male. Se ne sono approfittati, a me ha fatto piacere perché è impennato subito il vero valore del calcio italiano. Rispetto agli inglesi ci manca un miliardo all’anno poiché siamo schiavi della legge Melandri che ha distrutto il calcio in Italia. Molto spesso, purtroppo, il governo non ha quella che io chiamo la “vision”, perché non ci capisce nulla.
Visto che parlate sempre di mercato vi dico che oggi abbiamo rinnovato ufficialmente Piotr Zielinski.
Cosa mi aspetto dal settore arbitrale il prossimo anno? Deve chiederlo a chi li governa, anche se fanno errori poi vanno ad arbitrare le finali di Champions League”.
Antonio Del Prete
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