Pomeriggio di conferenze stampa di presentazione per due dei nuovi acquisti del Napoli in questa sessione di calciomercato estivo. Victor Osimhen e Amir Rrahmani vengono infatti presentati come nuovi giocatori del Napoli dal ritiro di Castel di Sangro.
Le parole di Osimhen
“Colloqui con De Laurentiis e Gattuso decisivi per venire a Napoli? Penso che sia stata una bella esperienza parlare con loro, il mio rapporto è ottimo con entrambi, sono entrambi come un padre. Mi hanno dato consigli preziosi per farmi sentire a casa a Napoli. Ho ricevuto grandi manifestazioni di affetto da tutti i tifosi. Quando ho accettato la sfida? Credo che il momento sia stato quando ho parlato con allenatore e presidente. E’ difficile ricevere l’amore che ho ricevuto da parte loro, per un giovane la motivazione è fondamentale. Che giocatore sono? Mi definisco un giocatore da gioco di squadra. La passione è fondamentale per me, la mia mentalità è basata sul mai dire mai, tutto è possibile e la gara è sempre aperta. Il Napoli è un grande club, ha grandi stelle come Mertens, Koulibaly o Insigne. Io non penso ai soldi, non mi interessa. Voglio dare il mio meglio in termini di calcio. Essere a Napoli è un sogno che diventa realtà, sono felice di giocare in qualsiasi ruolo. Sono davvero contento di essere arrivato al Napoli, ho parlato con Mertens e Koulibaly prima di arrivare e mi hanno detto tante cose interessanti.
Razzismo? All’inizio ero dubbioso sul venire in Italia per questo motivo, poi ho visitato la città ed era molto diversa da quanto pensassi. Il mio punto di vista è cambiato anche dopo i colloqui. Purtroppo il razzismo è ovunque ma Napoli è diversa dalle altre città, sono certo però che non sarà un limite alla mia carriera, grazie ai miei tifosi supererò ogni minima difficoltà. Mi è dispiaciuto che sia stato interrotto il campionato francese, ho continuato ad allenarmi a casa, salvo andare in Nigeria dopo la morte di mio padre. Come sto ora? Sono vicino al 100%, ci arriverò il prima possibile. Sono stato sempre convinto che il Napoli fosse la migliore scelta per me e per il mio futuro, sono molto eccitato di avere questa opportunità. Un messaggio per i bambini della periferia di Napoli che vogliono fare i calciatori? Non devono mollare innanzitutto. Vivere in una periferia di una grande città non è facile, nonostante questo non bisogna mai arrendersi e lavorare sodo per andare avanti. Non bisogna rinunciare ai propri sogni.
Ho trovato il livello degli allenamenti è altissimo ma voglio affrontare anche sfide più dure, sono pronto. Juventus? Mi hanno parlato di questo sia i miei compagni che i miei tifosi. So che impazzirebbero se io segnassi contro la Juve e io voglio aiutare la mia squadra che è il Napoli”.
Le parole di Rrahmani
“Palloni recuperati? Non mi aspettavo numeri tanto alti come quelli che ho avuto. A Verona ho dato il massimo. Che tipo di difensore sono? Penso di essere aggressivo e bravo nei duelli aerei, sono forte lì. Queste sono le mie caratteristiche. Indifferente giocare a 3 o 4 dietro? Questo è il secondo anno che ho giocato a 3 dietro, però ho giocato anche a 4, pure in Nazionale. Non è qualcosa di nuovo per me. Fare gol? Nella prima stagione non ne ho fatti in Serie A però sono il difensore che ha tirato di più, sono stato sfortunato ma spero di invertire la tendenza con il Napoli.
Distanza tra il Napoli e le migliori del campionato? Non c’è molta differenza, il Napoli è già una grande squadra. Ha vinto la Coppa Italia l’anno scorso. Penso che dobbiamo dare il massimo in allenamento ogni giorno, poi vedremo cosa succederà. Terzino? Con la Dinamo Zagabria ho giocato anche lì in Europa League, posso farlo. Sono pronto per ogni cosa di cui avrà bisogno. Perché ho scelto Napoli? Dopo 2-3 mesi il club aveva già manifestato interesse per me, se ne parlava con il mio agente. Sono stati interessati a me da subito, il Napoli era la mia prima scelta, non ho pensato a nessun’altra squadra.
Le parole di Giuntoli
“Il palazzetto e i campi messi a disposizione da Castel di Sangro e dall’albergo sia un binomio da ripetere nel tempo. Siamo contenti, si vede che questa città e questa piazza hanno respirato calcio per tanto tempo. Le trattative sono sempre abbastanza complicate. Rrahmani? L’avevamo già notato in video, dal vero ci fece una grande impressione. Chiedemmo informazioni ma c’era già una squadra, dovevamo bruciare le altre sul tempo. Fummo bravi e fortunati nella scelta del tempo. Osimhen? Lo ricordo nel mondiale Under 17, fece un grande torneo. Fu catapultato al Wolfsburg ma c’era Origi che aveva qualche anno più di lui, poi ha avuto qualche inciampino per la sua identità. La trattativa è stata difficile perché fatta a distanza, chiaramente non c’era la sensazione di farcela o meno. Via cavo e video c’è quell’attimo di speranza. Però è andato tutto bene. L’investimento è stato costoso ma siamo convinto che farà molto bene.
Lozano? Raiola ha salutato lui e Manolas, siamo dell’idea che il messicano possa fare solo meglio. La volontà è quella di continuare insieme. Rinnovi in programma? Il mercato e rinnovi vanno di pari passo. Non abbiamo rinnovi nel breve termine ma tutto può succedere, aspettiamo l’evolversi del mercato. Le caratteristiche che mi hanno convinto a prendere Osimhen e Rrahmani? La velocità e l’applicazione. Nuovi innesti a centrocampo? Il mister parlava di squadra ballerina in fase di non possesso, non solo a quel reparto. Io credo che la squadra nel girone di ritorno abbia fatto grande cose, grazie ai nuovi acquisti ma pure a un nuovo atteggiamento tattico e mentale. L’atteggiamento giusto è quello, non sempre intervenire sul mercato può servire davvero. Se dobbiamo prendere un calcio con tanto contrasto e con tanta qualità probabilmente dobbiamo andare dal Real Madrid a prenderlo. Noi abbiamo investito tanti soldi su tanti ragazzi molto bravi, nel girone di ritorno abbiamo fatto bene.
Le parole di Edo De Laurentiis
“Oltre a ciò che si vede in mezzo al campo, con i ragazzi che si allenano per la prima di campionato, sono ragazzi splendidi e bravi che stanno creando armonia. Tutti si sono messi d’impegno cercando di tornare a una vita normale, a uno stadio pieno con i tifosi. Osimhen è un profilo nuovo che dovrà stupirci in mezzo al campo e Rrahmani è una conferma del calcio italiano. Clima sereno e di sinergia? Siamo bravi a far sentire subito a casa i ragazzi e a non fargli mancare niente, ogni esigenza viene risolta. Il nostro obiettivo è quello di far stare il calciatore tranquillo, in un ambiente in cui può crescere e dare il massimo. A noi interessa che il ragazzo stia tranquillo, giochi, si occupi della famiglia e faccia una vita adeguata.
Claudio Agave
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