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Serie A, Castellacci: “Focolaio Genoa? Prevedibile. Si dovrebbe fare un passo indietro sul protocollo tamponi”

Enrico Castellacci

Intercettato dal quotidiano ligure Secolo XIX, l’ex medico sociale della Nazionale di Marcello Lippi Enrico Castellacci, presidente dell’associazione Medici Italiani del Calcio, ha rilasciato delle dichiarazioni importanti riguardanti il “caso Genoa” e la questione tamponi in A.

Serie A, Castellacci: “Focolaio Genoa? Prevedibile. Si dovrebbe fare un passo indietro sul protocollo tamponi”

“Il caso Genoa? Penso sia una situazione che allarma ma non ci si può meravigliare, ci può stare. In questo momento il Genoa è diventato un focolaio pur avendo rispettato scrupolosamente i protocolli, ma può capitare. In apparenza può sembrare strano che il giorno prima ci siano 2 positivi e quello dopo 14 ma non è così. L’incubazione del virus di regola va dai due ai cinque giorni, per cui può succedere. Anche il Napoli ora dovrà fare più tamponi per evitare che si diffondano i contagi. Tamponi? La Figc aveva appena ottenuto dal ministro Spadafora la riduzione  del numero di tamponi, con la possibilità di farli solo nelle 48 ore prima delle gare. Io stesso ero favorevole alla riduzione, per non traumatizzare i calciatori e per motivi economici, visto che si sono spesi 8 milioni in tre mesi per i tamponi. Ma con questa vicenda può essere giusto fare un passo indietro e tornare al vecchio protocollo coi tamponi ogni 4 giorni: la sicurezza prevale sul’economia. Inoltre ora c’è un vuoto normativo in Italia sul numero di giocatori positivi che consente il rinvio di un match ma conosco la sensibilità sul tema del presidente Figc Gravina e sono sicuro che provvederà”, ha concluso Castellacci.