“Il calcio italiano tatticamente, sei sei aperto di testa e sai imparare i concetti, ti insegna molto”. Rodrigo De Paul sarà impegnato con la nazionale albiceleste contro l’Ecuador. Il talento dell’Udinese ha rilasciato una lunga intervista a Marca, in cui ha ripercorso le tappe fondamentali della sua carriera, strizzando l’occhio al campionato iberico.
Udinese, De Paul strizza l’occhio alla Liga: “Mi piacerebbe tornare in Spagna”
“Rispetto a Valencia sono un giocatore diverso. Ho capito cosa serve per giocare a calcio, prima pensavo solo a tenere la palla. A Udine ho capito tutto: sono cambiato fisicamente e questo mi ha portato a essere più completo. La nascita di mia figlia poi mi ha spinto a dare il meglio. Il calcio italiano insegna molto tatticamente, se hai una mentalità aperta. Devi correre per 90 minuti a centrocampo. Mi piace perché mi permette di stare a contatto con la palla: i centrocampisti non devono solo pensare a recuperare i palloni, quello che conta è coprire bene il campo. Questo è stato utile anche in Nazionale. Messi? È l’unico sulla cui professionalità non ho dubbi, anche se la vita dei migliori non è mai tranquilla. Leo ci è abituato, sappiamo che sarà al top. Un ritorno in Spagna? Sì. Vorrei tornare perché ho maturato esperienza e mentalità. Per ora non è impellente il desiderio, ma giocare in Spagna è stato molto importante. È un campionato avvincente e con il giusto progetto mi piacerebbe tornarci. So che era interessato l’Atletico Madrid. Simeone mi piace: gioca un calcio dinamico, ogni seduta d’allenamento sembra una partita ufficiale. In Argentina siamo cresciuti con questa mentalità. Se un giorno dovesse capitare, sarei felice di giocarci”.
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