Gerard Piqué ha rinnovato e si è anche dimezzato lo stipendio per via della crisi finanziaria legata al coronavirus. Secondo il quotidiano La Vanguardia, il difensore del Barcellona ha accettato di guadagnare 4 milioni di euro netti in questa stagione invece degli 8 milioni previsti dal suo contratto. “Il club informa me, me e altri giocatori, che a causa della pandemia soffrirà molto economicamente e in questo momento Barça è al di sopra di tutto. Il Barça mi ha dato tutto, quindi mi sono messo a loro disposizione. Mi è stato detto che tutti i soldi a cui posso rinunciare quest’anno saranno raccolti in futuro. Facciamo numeri e proponiamo una quantità. Credo che stiamo aiutando il club. Lo zaino può essere più grande in futuro, ma perché ci sia un futuro dobbiamo agire in questo modo” ha detto al quotidiano spagnolo il marito della cantante Shakira.
Barcellona, Piqué: “Con Bartomeu tante cose in sospeso. Ma il Barca mi ha dato tutto”
“Non voglio litigare con nessuno ma ci sono state volte che… Tipo il tema dei social network. Io, come giocatore del Barça, vedo che il mio club ha speso soldi, soldi che ora ci chiede, per criticare, non più solo persone esterne con un rapporto storico con il club, ma giocatori in attività, e questa è una barbarie… Gli ho chiesto spiegazioni e quello che Bartomeu mi ha detto è Gerard, non lo sapevo. E io ci ho creduto. Poi vedi che, nelle azioni future, la persona incaricata di assumere quei servizi sta ancora lavorando nel club (Jaume Masferrer, ndr) e questo fa molto male. Lo dico qui perché l’ho già detto personalmente al presidente. È doloroso? Sì. Posso fare qualcosa? Beh, no. Il mio rapporto con il presidente può essere cordiale, ma ci sono ancora cose in sospeso. A titolo personale, ogni giocatore è libero di accettare volontariamente la proposta del club. Un’altra cosa è che ti costringono unilateralmente e lo fanno con i modi in cui lo hanno fatto. In quel caso, in realtà, non sono per niente d’accordo. Lo hanno fatto quando molti giocatori erano con le loro nazionali. Per la fascia che porto (Piqué è vice Messi, ma ha ereditato i gradi di capitano quando l’argentino ha rischiato di lasciare il club, ndr) difendo gli interessi della squadra e prendo la decisione di firmarlo. E qui siamo uno spogliatoio unito”.
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