Dries Mertens è apparso a tratti distante nella gara contro il Sassuolo di De Zerbi. L’edizione odierna de La Repubblica gli ritaglia uno spazio, analizzando il suo momento attuale al Napoli. Mertens, il belga adottato da Napoli, ribattezzato Ciro, l’azzurro che ha segnato di più nella storia di questo club, adesso è arrivato ad un momento cruciale: Dries deve vestire i panni di un regista offensivo.
La Repubblica su Mertens: “Il capocannoniere all time della storia azzurra deve cambiare pelle”
Le parole de La Repubblica sul numero 14 : “Le difficoltà del belga Mertens sono apparse invece di natura atletica (poca brillantezza) e tattica. Dries deve ancora calarsi nel suo nuovo ruolo di regista offensivo, dopo aver giocato per tre stagioni di prima punta ad altissimi libelli, diventando addirittura il bomber più prolifico nella storia del club.
Per questo forse non gli viene ancora naturale mettersi al servizio dei compagni di reparto, come gli chiede al contrario il suo tecnico. la prima opzione di Mertens resta per il momento il tiro in porta e ne risente anche il rendimento di Osimhen, a cui stanno mancando i rifornimenti veloci e in verticale che potrebbero esaltare le sue caratteristiche. La situazione migliorerà coi ritorni di Insigne e Zielinski, che hanno la qualità necessaria per mandare in porta gli attaccanti. Ma Gattuso si aspetta che la principale rampa di lancio del Napoli diventi il belga, che è una pedina indispensabile per gli equilibri e l’efficacia del nuovo 4-2-3-1. Il capocannoniere all time della storia azzurra deve cambiare pelle, a 33 anni. Meno gol e più assist: oppure bisognerà cambiare rotta”.
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