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Lazio, dal laboratorio che ha processato i tamponi biancocelesti: “Segnalata positività per gene non infettivo”

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ROME, ITALY - AUGUST 18: Kolidou Koulibaly of SSC Napoli goes for a header with Ciro Immobil of SS Lazio during the serie A match between SS Lazio and SSC Napoli at Stadio Olimpico on August 18, 2018 in Rome, Italy. (Photo by Marco Rosi/Getty Images)

“A differenza della stragrande maggioranza dei laboratori noi  analizziamo tre geni e non soltanto i due geni classici. Tra questi tre, c’è un gene della famiglia coronavirus che non è però specifico del Covid-19. Dunque, con i nostri laboratori, segnalammo il gene positivo, ma questo non è un gene che infetta”. Queste le parole del presidente del laboratorio di Avellino dove vengono processati i tamponi della Lazio.

Lazio, dal laboratorio che ha processato i tamponi biancocelesti: “Segnalata positività per gene non infettivo”

Si tratta della Futura Diagnostica di Avellino, appartenente alla famiglia dell’ex patron della compagine irpina Walter Taccone. Il figlio Massimiliano è presidente del CdA del laboratorio diagnostico e ha voluto chiarire alcuni aspetti al sito web irpino ilciriaco.it: “Non vogliamo entrare nel merito, abbiamo specificato la positività di questo gene e cosa comporta, poi se far giocare un calciatore o meno non dipende da noi ma dallo staff medico della società in questione. Di certo alla Lazio non sono sprovveduti, sanno quel che fanno”. Taccone infine poi aggiunge un altro particolare: “Tutto questo era già successo per un’altra partita di un paio di settimane fa, dove coinvolto vi era un altro calciatore. Il laboratorio della UEFA rifece il tampone e anche lì confermarono il nostro risultato. Adesso credo sia successa la stessa cosa, semplicemente con un eco mediatico maggiore”.

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